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giovedì 23 maggio 2024

Il nostro calcio: Walter Berengan, mondo Asca


 

La puntata di oggi è tutta dedicata al mondo Asca, con noi Walter Berengan che del mondo Asca è punto di riferimento imprescindibile. Con lui vorrei fare chiarezza subito su questa "galassia" che è diventata l'Asca, con le sue due squadre iscritte ai campionati provinciali.

Il gruppo è unico ma occorreva rinnovare il discorso delle concessioni degli impianti e abbiamo ritenuto opportuno creare una società che si assumesse l'onere: Junior Asca è nata per questo motivo principalmente; inoltre, però, abbiamo voluto dare seguito a una richiesta di vecchi giocatori Asca, che magari non si ritenevano più adatti per competere a livelli più alti, e ci chiedevano di creare una squadra di Terza che potesse permettere loro di continuare a svolgere l'attività, senza gli obblighi e l'impegno di un campionato di livello. Abbiamo così unito le due esigenze: Tonon rimane a capo dell'Asca, io ho assunto la presidenza della Junior e oggi, formalmente, l'Asca gioca in casa della Junior Asca.

Vecchi giocatori ma ancora bravi, perchè la Terza l'han poi vinta!

Va beh, parliamo di gente brava: Marco Cresta, Marco Ghè, gente che ha saputo far sentire la propria voce in questi ultimi quindici anni nel calcio provinciale. Si sono poi aggiunti altri ragazzi dalla Promozione, come mio figlio Alberto, Monaco e un altro paio hanno deciso di rinforzare questo gruppo. Siamo in Seconda e, dopo un anno di assestamento, per l'anno prossimo... mi sta venendo voglia di far meglio! Questa squadra serve anche molto da sfogo per i tanti giovani che stanno spingendo da dietro.

Due entità distinte, potrebbero quindi anche partecipare allo stesso campionato?

Certamente! Come hai detto sono comunque due entità distinte. Mi auguro di non fare mai il derby: significherebbe che una magari è retrocessa e l'altra vince il campionato: non posso permettermelo! Derby, quindi, solo a livello di amichevoli!

A livello giovanile, invece, l'Asca è una delle squadre guida dell'ambito cittadino e provinciale e da pochi mesi c'è anche questo accordo con il Monza. come è nato?

Un membro del nostro consiglio direttivo che è titolare di un'impresa edile a Sesto San Giovanni aveva avuto in passato alle sue dipendenze Citterio, che poi è entrato nello staff tecnico del Monza. I rapporti erano rimasti ottimi e da cosa nasce cosa: si è sviluppato questo accordo e da Monza ci stanno giungendo linee guida destinate a farci crescere.

E' importante l'attività che svolgete a livello giovanile.

Essenziale. In particolare, con l'avvento alla guida della prima squadra di Mattia Greco, abbiamo capito come deve funzionare il rapporto tra settore giovanile e prima squadra: lui segue le varie squadre, vuole provare i giovani, ne ha fatti esordire. Ne affiancheremo alcuni nella prossima stagione alla prima squadra. Questo serve per dare stimoli giusti ai ragazzini che oggi non vivono solo di passione come ai nostri tempi. I giovani diventano utili sia per l'Asca che per la Junior!

Importanti anche per assecondare le regole che obbligano le società a schierarli in campo.

Anni fa, i vincoli erano sui vecchi: non si potevano schierare più di quattro giocatori over 27. Forse una via di mezzo tra le due soluzioni sarebbe l'ideale. Anche perchè continuare a far giocare sempre gli stessi per vincere dei campionati, alla lunga non paga. Proviamo a rischiare e dare spazio!

E' semplice? E' difficile? Quanto è impegnativo fare calcio?

Sempre più impegnativo, sempre più difficile. Dobbiamo fare i conti con problemi sempre maggiori. Con i più giovani ci scontriamo quotidianamente con forme sempre più diffuse di... maleducazione. Anche nelle piccole cose, il campo diventa solo una valvola di sfogo dopo ore rinchiusi a scuola o in casa davanti a un video. Occorre riportare tutto su binari più coerenti e gestibili. Poi, è sempre più oneroso, sia in termini economici che in termini di impegno. Ora ci sono anche le novità dei protocolli e della riforma dello sport, con contratti di lavoro... Noi viviamo di poche quote e di piccoli sponsor che ci danno una mano; portiamo avanti un impegno sociale importante, che dovrebbe esserci riconosciuto, senza caricarci di ulteriori impegni. Ma chi ce lo fa fare? La passione! Ma la passione, a volte, a lungo andare, può anche finire...

(Palla al Triso) 

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