Ospite del secondo appuntamento con "Il nostro Calcio", Mirko Russo, presidente provinciale dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio. Un'associazione che negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita importante di numeri.
I numeri sono saliti in tutta Italia, parliamo di 18 mila associati. In Piemonte siamo 1.700 e siamo la seconda regione in tutto il Paese, secondi solo alla Lombardia, che però può annoverare duemila società contro le sole 600 del Piemonte e Valle d'Aosta. La realtà alessandrina, che prima del mio avvento alla presidenza era associata alla provincia di Asti e contava 120 associati in totale, oggi ne registra da sola 182 nella passata stagione e contiamo ora di scavallare presto quota 200.
Questo aumento di numeri è anche magari dovuto al fatto che c'è stato un maggiore controllo su quelle che sono le professionalità degli allenatori?
Certamente. Dal settore "agonistico", quindi dai Giovanissimi a salire, sussiste l'obbligo del patentino, quindi siamo stati particolarmente attenti a far rispettare questo obbligo. In cambio l'Associazione offre servizi, anche attraverso il portale, con attenzione alle problematiche organizzative e legali, sul rispetto dei contratti: anche per questo ci si associa più volentieri.
Crescono i numeri anche grazie al continuo percorso di formazione che propone l'Associazione. Negli ultimi anni proprio nella nostra provincia si è tenuto un numero elevato di corsi.
Nel periodo di mia presidenza abbiamo già portato a termine in Alessandria ben tre corsi, in pratica uno ogni anno, e quest'anno addirittura attendiamo solo più il benestare della Federazione per farne un secondo, dopo quello per la Licenza D, che si chiuderà subito dopo Pasqua, anche un Uefa C a settembre.
Anche un corso per preparatori dei portieri è in cantiere?
E' una mia fissa e tra l'altro ho già una sessantina di potenziali allievi. Il "freno" è la difficoltà da parte della Federazione di trovare istruttori adeguati... Ma ce la faremo!
La crescita della qualità della formazione degli allenatori passa proprio dalle qualità dei docenti proposti, messi a disposizione della Federazione, sempre di assoluto livello.
Nel corso attuale abbiamo Franco Melani, punto di forza della Federazione per quanto riguarda il comparto istruttori. Con lui altri personagggi di assoluto rilievo quali Cacciatori, Fiorin e altri di grande preparazione.
Un impegno di tempo e anche... economico.
Il costo vale la pena. Infatti molte società pur di avere allenatori preparati sono disposte a farsi carico delle spese di iscrizione. Impegnativo anche perchè sono sei settimane, per tre giorni e al sabato mattina sul campo. 130 ore piene di lavoro!
Infatti occorre distinguere: c'è una parte in aula e una in campo.
Ovviamente psicologia, metodologia e altre situazioni vanno affrontate in aula, altre invece vanno viste direttamente sul campo.
La tua esperienza ormai pluriennale ti ha portato a valutare in maniera più positiva la "professionalità" degli iscritti?
Sicuramente. Abbiamo potuto prendere atto con soddisfazione di successi ottenuti da ragazzi usciti dai nostri corsi. L'Associazione provinciale tra l'atro annovera nomi importanti: Icardi, Gabetta, Ferrarese... e ne scordo mille!
Quanto è importante la preparazione, soprattutto proprio della gestione dei più piccoli da parte di un allenatore/istruttore/educatore?
Tantissimo. I genitori affidano i loro "Maradona" e chi li guida deve saper gestire le voglie, le tensioni, le ambizioni, le pressioni di chi sta vivendo un'età particolarmente delicata.
Torneremo con Mirko Russo e l'A.I.A.C. per parlare dei progetti e delle grandi iniziative dell'Associazione.
(Palla al Triso)