Lettori fissi

sabato 18 maggio 2024

FormAzione Allenatori a Casalnoceto: edizione 2024


(Nella foto: un'immagine dell'edizione 2023)


E' stato defintivamente ufficializzato il programma dell'edizione 2024 dell'appuntamento "FormAzione per l'allenatore", organizzato dall'ASD Casalnoceto, in collaborazione con l'Associazione Italiana Allenatori Calcio di Alessandria, Milano e Pavia. Il filo conduttore sarà "Le nuove frontiere del calcio moderno" e a discuterne e a spiegarne dinamiche e percorsi saranno "docenti" di assoluto rilievo del panorama sportivo nazionale. 

La giornata, che si terrà sul campo sportivo e nel salone incontri del Comune di Casalnoceto sabato 15 giugno prossimo, avrà inizio alle ore 8, quando inizierà la procedura di registrazione dei partecipanti, mentre l'inizio dei lavori sarà alle ore 9, con il benvenuto ufficiale e i saluti istituzionali.

Dalle 9.30 ci si sposterà sul terreno di gioco per procedere a una serie di lezioni sul campo tenute da figure che sono punti di riferimento importanti del mondo calcistico nazionale: si inizierà con Armando Caligaris (Preparatore atletico del Genoa), che svolgerà un intervento sul "Potenziamento degli stati attentivi del calciatore"; alle 10 sarà il turno di Gianluca Polistina (Collaboratore tecnico del Monza), che tratterà del "Significato della tecnica e la sua sinergia"; sempre sul campo, alle 10.30, interverrà poi Gigi Ragno (Allenatore dei portieri del Milan), chiamato a trattare un tema quanto mai attuale come quello del "Portiere come primo attaccante".

Dopo una breve interruzione, i lavori riprenderanno alle 11.15, sempre sul campo, con Giancarlo Camolese (Allenatore Uefa Pro e Vicepresidente Nazionale dell'AIAC), con "Rondos e giochi di posizione"; la mattina di lavoro s chiuderà con l'intervento, che inizierà alle 11.45, di Antonino Asta (Allenatore Uefa Pro e Consigliere Nazionale dell'AIAC), col tema "Didattica dell'uno contro uno difensivo".

Pausa pranzo con inizio alle 12.30, per riprendere poi i lavori in aula a partire dalle 14 con l'intervento dell'Avvocato Pierluigi Vossi, Vicepresidente dell'AIAC, che tratterà un tema particolarmente delicato quale "L'istruttore di calcio a tutela dei minori". Gli farà seguito, dalle ore 14.30, Armando Caligaris, chiamato a spiegare se "Siamo sicuri che lo sport faccia sempre bene?"; alle 15, tornerà Gianluca Polistina a parlare del "Significato della tecnica e la sua sinergia", traducendo in teoria ciò che già avrà proposto sul campo; chiuderà gli interventi, a partire dalle 15.30, Giancarlo Camolese, sviluppando il concetto dei "Mezzi di allenamento".

La chiusura dei lavori è prevista verso le 17.

I nomi dei relatori e i temi che verranno trattati lasciano presumere, così come già era stato nella prima edizione, un afflusso notevole di partecipanti: per questo motivo gli organizzatori invitano tutti coloro che fossero intenzionati a essere presenti di procedere alla richiesta di accredito attraverso mail (info.asdcasalnoceto@gmail.com); whatsapp (346.5174166); telefono (0131.809172 - Comune di Casalnoceto).

(Palla al Triso)

Juvecentus: 1961 - Sessantacinquesima puntata


Sergio Cervato

Non sono ancora i tempi di attuale acerrima rivalità tra le due tifoserie ma il passaggio di Cervato, fedelissimo viola, dalla Fiorentina alla Juve non lascia del tutto indifferenti i sostenitori della squadra del giglio. Tutto, però, si limita a un po' di rabbia nel momento dell'annuncio ufficiale, anche in considerazione del fatto che quel quasi trentenne, sempre più soggetto a contratture e strappi muscolari, sembra ormai inesorabilmente avviato a un prematuro tramonto. La velocità e l'intelligenza gli permettono invece di brillare ancora per alcuni campionati, conditi da prestazioni sempre molto positive e da parecchie reti, conseguenza di un tiro potente e preciso, soprattutto in occasione dei calci piazzati. Dopo essere stato una bandiera della società toscana riesce a conquistarsi sul campo i galloni del leader anche nell'avventura in bianconero. Torna pure in Nazionale, più forte di tutto e di tutti. Probabilmente a Firenze qualcuno comincia a rendersi conto che, lungi dall'aver tirato un bidone a Madama, sia stato consegnato ai bianconeri un fior di campione.


LA "STORIA" DEL 1961

E' ancora superJuve, nonostante i quattro mister che si susseguono in panchina (Cesarini, Parola, Gren, ancora Parola), mentre la Coppa Italia va alla Fiorentina di Albertosi e Hamrin. I toscani si aggiudicano anche la prima edizione della Coppa delle Coppe, trofeo che premia i vincitori della coppa nazionale. Altra novità è la Coppa delle Fiere (originariamente aperta alle squadre la cui città sia sede di fiera e per due volte vinta dal Barcellona): va alla Roma. Il dominio italiano è ampliato anche dalla conquista della Mitropa Cup da parte del Bologna. Resta un sogno la Coppa dei Campioni, che, per la prima volta, i portoghesi del Benfica strappano al Real. Il Pallone d'Oro arriva in Italia: se lo aggiudica lo juventino Sivori, che precede il neo nerazzurro Suarez.

(Palla al Triso)

 

 



venerdì 17 maggio 2024

Calcio Camminato ad alto livello!


 

32 società provenienti da cinque diverse nazioni e da nove regioni italiane, 128 partite in due giorni, il più grande evento mai organizzato in Italia di Walking Football, un vero e proprio campionato europeo.

E il Walking Football "Vincenzo Rolando" di Alessandria è orgoglioso di esserci!

Si tratta del XXI Memorial "Mauro Sadocco", torneo internazionale di Walking Football per Clubs, che si terrà sabato 18 e domenica 19 maggio al Centro Sportivo di Novarello (Via Dante Graziosi, 1 - Granozzo con Monticello - Novara), con il patrocinio del Comune di Novara e della Regione Piemonte.

Parteciperanno formazioni delle categorie Over 40 Femminile, Over 50, Over 60 e Over 67 Maschile.

I "ragazzi" alessandrini saranno presenti con la formazione degli Over 50 e con quella Over 60.

Per gli Over 50, le partecipanti saranno divise in quattro gironi da quattro squadre: Girone A: Lions, Novarello, Alessandria e Vercelli; Girone B: Barcellona, Lebrusc, Roma e Maranello; Girone C: EWfc, Saintporchair, Fermana e Asti; Girone D: Ferencvaros, Minervino, Covo e Vigevano.

Gli Over 60, invece, saranno divisi in due gironi da due squadre e due gironi da quattro squadre: Girone A: Barcellona A e Novarello; Girone B: Arsenal e Roma; Girone C: Lions, Alessandria, Brusino e Pinerolo; Girone D: Fermana, Barcellona B, EWfc e Valchiusella.

Se vogliamo divertirci con i nostri "Grigi", val la pena fare un salto a Novarello!

(Palla al Triso)

Juvecentus: 1960 - Sessantaquattresima puntata

 


 

Bruno Nicolè

Da un giovane che a sedici anni esordisce in Serie A e a diciotto firma la prima presenza in azzurro con una doppietta al Parco dei Principi di Parigi ci si può aspettare una carriera da favola, costellata di grandi successi, esaltanti vittorie ed enormi soddisfazioni personali. Le vittorie non mancheranno ma quella che è apparsa nel firmamento del campionato italiano come una delle stelle potenzialmente di maggiore grandezza, si spegne piano piano senza riuscire a esprimere tutto il proprio splendore. Le doti fisiche e tecniche appaiono subito enormi, la velocità di esecuzione è impressionante, soprattutto se considerata su quel fisico imponente, ma quando arriva alla grande Juve, prima il fatto di doversi trasformare da punta centrale in ala destra e poi la vicinanza di grandi campioni famosi, veri e propri totem del calcio, lo trasformano in una timida controfigura del Nicolè dirompente di Padova. Gli mancano forse il coraggio e la faccia tosta di provare, si limita alla normale amministrazione, senza rischi, senza fantasia. E' un peccato! Si ferma a poco meno di 150 presenze, con 46 gol. Poco, viste le premesse. Potenzialmente un grande, incompiuto.


LA "STORIA" DEL 1960

C'è solo l'imbarazzo della scelta. Riassumiamo: Scudetto e Coppa Italia alla Juve, per un double eccezionale. Sivori capocannoniere con 27 gol. Alle Olimpiadi di Roma, vinte dalla Jugoslavia, un'Italia di giovani promesse è quarta con merito e sfortuna. Alla prima edizione della Coppa Europa per Nazioni (trionfo sovietico) gli azzurri non partecipano. Il Genoa, desolatamente ultimo in campionato, viene anche punito per illecito dalla Commissione Giudicante e penalizzato di 28 punti, dieci dei quali da scontare nel successivo campionato di B. Il Real Madrid vince la Coppa dei Campioni (ma questa non è una notizia!) e la prima Intercontinentale, mentre il Pallone d'Oro va al futuro nerazzurro Luisito Suarez, faro del Barcellona. Il 10 dicembre la RAI effettua la prima diretta tivù di un incontro di calcio: Italia-Austria. Si apre una nuova era.

(Palla al Triso)

 

Festa provinciale del Calcio Giovanile

 

Il 31 maggio sarà un giorno importante per tutti i giovani calciatori della nostra provincia: si terrà infatti la seconda edizione della Festa del calcio giovanile che, dopo il successo dell'edizione 2023 si terrà, quest'anno... sotto le stelle!

L'inizio infatti è fissato per le 19 e la serata, che si terrà nella splendida cornice dello stadio Moccagatta di Alessandria, si articolerà attraverso la sfilata di tutte le società, i saluti istituzionali e un momento ludico per i piccoli calciatori che si sfideranno in gare sul mitico terreno di gioco. Saranno presenti tutte le squadre partecipanti all'attività di base (annate dal 2011 al 2018) e verranno premiate le squadre agonistiche vincitrici dei rispettivi campionati provinciali (per l'Under 17 l'Ovadese; per l'Under 16 l'Accademia Casale; per l'Under 15 l'Accademia Casale e la Fulvius; per l'Under 14 una tra Carrosio, Ovadese e Asca, che ancora hanno gare da disputare.

Nel corso della manifestazione, inoltre, verranno premiati alcuni dirigenti che in ambito provinciale si sono particolarmente distinti per la loro attività e il loro impegno.

Appuntamento al 31 maggio!

(Palla al Triso)

giovedì 16 maggio 2024

Il nostro calcio: Mauro Rizzi, allenatore


 

Puntata odierna con un personaggio che da quasi quarant'anni si siede sulle panchine delle squadre maggiori della provincia per portere avanti progetti, per portare avanti "carriere" anche di potenziali piccoli calciatori: Mauro Rizzi.

Tutti gli addetti al settore conoscono il Mauro Rizzi allenatore, forse però sfugge qualcosa, soprattutto ai più giovani, di quello che è stato il Mauro Rizzi calciatore. Ne vogliamo parlare?

Sì, io ho smesso presto di giocare, ho avuto le mie prime esperienze nelle giovanili dell'Alessandria, dove ho maturato grandi esperienze con ottimi allenatori, in particolare Sergio Rampini. Poi ho giocato qualche anno in Promozione a Quattordio, poi il lavoro, il matrimonio, le situazioni della vita mi hanno costretto a lasciare il calcio giocato. Da lì, però, ho iniziato a portare avanti la mia passione del calcio per i giovani. Ho iniziato all'Aurora, nel lontano 1985.

Ma come è nata questa tua passione? Già quando giocavi, pensavi: "Da grande farò l'allenatore"?

Sì, proprio quando giocando negli Allievi dell'Alessandria ho avuto la fortuna di avere Sergio Rampini come allenatore: lui mi ha trasmesso un qualcosa che mi ha invogliato a seguirlo. Io a 16 anni mi sono messo in testa di diventare, un giorno, allenatore. Per me Rampini è stata una persona fondamentale che ho trovato sulla mia strada.

Chi poi, una volta che hai smesso col calcio giocato, ti ha dato la possibilità di cominciare a realizzare il tuo sogno?

Devo dire che Namdo Amello, all'Aurora, è stata la figura che più di tutte ha creduto in un giovane di 27 anni, affidandogli una squadra di Allievi Regionali. In quel gruppo c'erano giocatori che sarebbero arrivati a ottimi livelli: Meneghetto, il portiere, poi Moretto e tanti altri. Ma sicuramente Nando, molto conosciuto nell'ambiente per il suo impegno, aveva individuato in me l'idea di allenatore che lui gradiva: serio, a cui piaceva continuamente imparare, ascoltare, apprendere. Io ho ascoltato e ho appreso molto, anche da lui. Sono contento di aver trovato anche questa persona sul mio percorso.

Conoscendoti Mauro, posso dire che tu quarant'anni fa, quando hai cominciato, avevi voglia di apprendere e sempre imparare, ma ancora oggi continui.

Anche se da cinque anni non alleno più ho però avuto la possibilità, prima alla Don Bosco, poi all'Arquatese e infine in questi ultimi mesi anche all'Alessandria, di affrontare ruoli nuovi, motivazioni diverse, che sono importanti per riuscire nel tuo quotidiano a trasmettere la tua esperienza e la tua passione agli allenatori o ai giovani ragazzi con i quali lavori. Fondamentalmente penso che una persona che voglia crescere abbia bisogno, obbligatoriamente, di affiancarsi a figure che abbiano qualcosa di importante da insegnare e abbiamo tutti, sempre, ancora tante cose da imparare.

Oltre a Rampini, ad Amello, quali persone hanno rappresentato punti di riferimento in questo tuo percorso?

Ho avuto figure importanti al mio fianco. A Valenza c'era Omodeo, a Novi, a Tortona, all'Aquanera in una società in forte crescita, sempre persone di alto livello per esperienze che mi hanno poi permesso di arrivare, per otto anni, a Castellazzo, dove ho trovato Cosimo Curino, che è stata una figura che sicuramente mi ha dato tanta responsabilità, ha creduto in me e certi risultati sono stati proprio il frutto della serenità con cui potevo lavorare. Quegli anni di Castellazzo mi hanno insegnato molto.

Hai accennato alle tue origini calcistiche nel settore giovanile dell'Alessandria, ora questa tua ultima esperienza ancora nell'Alessandria: è un cerchio che si chiude?

Dagli 11 ai 17 anni sono stato nei Grigi, poi a 38 un primo ritorno come allenatore, ora ci sono tornato in qualità di responsabile e coordinatore dell'attività di base, in un momento delicato, con la massima aspirazione di salvare il blasone e aiutare le persone che in questo momento critico si stanno dando da fare per la società.

C'è voglia di calcio... alla base, in questa città?

Ci sono meno bambini, meno squadre, resistono Don Bosco, Orti, Asca e poco altro. In alcuni paesi attorno ci sono società che stanno facendo bene. Ecco, il segreto per queste società è affidarsi a persone che siano disposte a fare sacrifici, pensando al plurare e non solo a se stessi: il bene dei ragazzi si fa lavorando con serietà. E da loro arrivano per gli allenatori, soprattutto per quelli più giovani, insegnamenti che fanno maturare e migliorare. La voglia di calcio c'è, con allenatori più preparati, grazie ai corsi che vengono puntualmente realizzati. Ad Arquata avevo tutti allenatori qualificati e molti anche laureati in Scienze Motorie...

Proprio con i più piccoli servono "istruttori" preparati...

Vedo quotidianamente istruttori, soprattutti con i piccolissimi dei Primi Calci, con doti di pazienza e di attenzione assolute. E' un buon segno!

Pazienza. Con i genitori quanta ne serve?

Tanta. Tanta. Bisogna saper essere diplomatici al massimo. Capire le situazioni e soprattutto distinguere quando c'è volontà di dialogo o solamente ricerca della polemica.

Mauro ci dice che questa è probabilmente la sua ultima esperienza, non gli crediamo e quindi probabilmente ci rivedremo ancora!

(Palla al Triso)

Juvecentus: 1959 - Sessantatreesima puntata

 


Enrique Omar Sivori

Com'è curioso, a volte, il destino. I nerazzurri di Milano stanno definendo l'accordo per vestire Omar con i loro colori: un banale ritardo burocratico (il mancato arrivo di un documento dall'anagrafe di Cavi di Lavagna, il suo paese ligure di origine) permette alla Juve di inserirsi nella trattativa e di portarlo a Torino. Dove giocherà 215 partite di campionato, segnerà 136 gol, si beccherà 24 domeniche di squalifica, vincerà il Pallone d'Oro, costringerà Boniperti a una convivenza fatta di stima ma non di amicizia e metterà in mostra un sinistro da favola. Gianni Agnelli ammette: "Sivori è un vizio" e per un gaudente del calcio come l'avvocato, questa frase equivale a una patente di grandezza. Per Sivori non basta superare l'avversario: suo scopo precipuo non è segnare un gol. Il suo fine è mettere la palla in rete dopo aver beffato con un tunnel il difensore e aver ridicolizzato il portiere con un paio di finte. Quei calzettoni calati sulle caviglie, quegli stinchi nudi, sono quasi un invito rivolto all'avversario perchè lo colpisca... se ci riesce! Una sfida continua... Finchè non perde quella con Heriberto Herrera. Il divismo di Sivori si scontra col senso del collettivo imposto dal mister. Emigra a Napoli, per altri gol e altre nove squalifiche!


LA "STORIA" DEL 1959

Altafini guida il Milan al titolo italiano, pur dovendo cedere, dopo un'aspra battaglia a suon di gol, la qualifica di superbomber al nerazzurro Angelillo (33 reti, un record). La coccarda tricolore, simbolo di cui si può fregiare la vincente della Coppa Italia, va ai bianconeri della Juve. La società torinese piazza anche John Charles, il suo ariete gallese, al terzo posto del Pallone d'Oro (il primato, ma guarda la novità, va al madrileno Alfredo Di Stefano!) E proprio il Real si aggiudica la sua quarta Coppa dei Campioni. Il campionato italiano, intanto, ha visto ai nastri di partenza una squadra che fruisce di una moderna sponsorizzazione: la Talmone Torino. La cosa non porterà fortuna ai granata, mestamente retrocessi in B.

(Palla al Triso)

 

 




 


mercoledì 15 maggio 2024

Pareggio con Cuneo: non basta, ma bravi ragazzi!


 

Peccato! Veramente un peccato.

Al termine di un'ottima prova sul neutro di Asti contro la Rappresentativa provinciale di Cuneo, la nostra Under 14 vede svanire il sogno delle finali di Verbania proprio nei minuti finali. In vantaggio con una perentoria conclusione di Puleo al 23' del primo tempo, la squadra allenata da Graziano Bianchini ha dato vita a una prestazione fatta di determinazione e buona copertura del campo, andando anche vicino in un paio di occasioni al gol del raddoppio.

Purtroppo non è stata molto fortunata quando, a una decina scarsa di minuti dal fischio finale è stata raggiunta dai ragazzi cuneesi: batti e ribatti in area alessandrina e in un ultimo tentativo d'attacco la palla incoccia nel palo andando poi a sbattere sulla schiena di Cozzo, rotolando beffardamente in rete.

Serviva la vittoria e il pareggio non sarebbe servito a nulla, anche perchè, in contemporanea sul campo neutro di Chieri, l'Asti molto a sorpresa ha superato Torino, segnando il gol della vittoria proprio nei secondi di recupero.

Grande soddisfazione, comunque, per il delegato provinciale, Marco Giacobone, e del consigliere regionale, Filippo Fava, presenti al seguito dei ragazzi alessandrini.

Una bellissima esperienza per i nostri ragazzi: la porteranno nel cuore per sempre, insieme a un pizzico di rammarico per qualche colpo a vuoto, soprattutto nella prima sfida con Asti.

Avranno altre occasioni per dimostrare il loro valore, hanno dimostrato di meritarlo!

 

Alessandria: Cozzo, Costanzo, Allemani, Palamone, Di Leo, Zago (8' st. Castronovo), Taverna (28' st.Bustos), Luparia, La Rosa, Ravetti, Puleo. A disposizione: Barbieri, Mezgouri, Lipari, Armanu, Sorrentino, El Harkati, Traverso. Allenatore: Graziano Bianchini.

Cuneo: Delmondo, Boglione, Grimaldi, Martini, Inturri, Milano, Serale (15' st.Pellerino), Giolitti (31' st. Gjoka), Bamba (4' st. Kodra), Lunati, Trombetta. A disposizione: Ribotta, Binello, Diato. Allenatore: Enrico Lombardi.

Reti: 23' pt. Puleo (Alessandria); 26' st. autorete Cozzo (Cuneo). 

Tra calcio giocato e buoni propositi


 

Arquatese-Gaviese e L.G.Trino-Città di Casale per i play-off di Promozione, mentre Canelli-Felizzano stabiliranno chi dovrà retrocedere in Prima Categoria; Frugarolese-Costigliole di fronte per far uscire il nome della squadra che continuerà il percorso a livello regionale per salire in Promozione; Cassano-Aurora Canottieri fino alla fine per rimanere in Prima; Spinettese-Viguzzolese, invece, per salirci in Prima e Vignolese-Calliano per non abbandonarla; infine Garbagna-Merella per proseguire la marcia verso il sogno promozione in Seconda: saranno questi gli appuntamenti calcistici del prossimo fine settimana che vedranno impegnate le squadre della nostra provincia.

Scontri da "dentro o fuori", partite in cui non si possono fare progionieri ma bisogna dare tutto quello che ancora resta, al termine di una stagione spesso faticosissima.

Intanto, chi ha già avuto modo di "definire" il campionato a cui prenderà parte nella prossima stagione, sta mettendosi in moto per delineare anche i propri assetti. Allenatori che ringraziano e salutano (Andrea Bastianini della Luese Cuccaro, Luca Goretta dell'Europa...), pagina di "Lo sai che...Alessandria Sportiva" che viene presa d'assalto da mister, preparatori, giocatori che propongono candidature; società che procedono a colloqui "esplorativi" pre-arruolamento...  E' ufficialmente partito il periodo dell'anno in cui tutti quanti fanno buoni propositi e vanno a caccia del colpo migliore. Poi il campo emetterà i suoi verdetti, come quelli che seguiremo domenica prossima.

(Palla al Triso)

FormAzione Allenatori a Casalnoceto: edizione 2024

(Nella foto: un'immagine dell'edizione 2023) E' stato defintivamente ufficializzato il programma dell'edizione 2024 dell'...