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lunedì 20 maggio 2024

Juvecentus: 1963 - Sessantasettesima puntata

 

Ernesto Castano

Per un lunghissimo periodo impersona la figura del capitano per antonomasia, per come ha saputo dimostrare ai compagni di squadra e ai tifosi come ci si possa sacrificare per un ideale. Per due volte i medici arrivano a predirgli la fine della carriera, per due volte li smentisce clamorosamente, superando anche le diagnosi più severe e crudeli. Fa del carattere la sua arma più importante: dietro a un'apparente ritrosia e a un candore incredibile in un mondo duro e senza scrupoli come quello del calcio, si cela un "duro", capace di superare gli ostacoli più difficili con la forza di una volontà a prova di bomba. D'altronde, chi, a soli 22 anni, si vede togliere ben tre menischi, deve veramente amare il calcio per continuare. "Il terzino con le ginocchia di cristallo" lo chiamano, anche con un pizzico di perfidia: lui fa spallucce e inanella presenze, fino a metterne assieme 265 per la sua Juve. Trascina col suo esempio i compagni alla conquista dello scudetto del '67: è una squadra che non vuole mai arrendersi, seguendo lo stile di vita del suo silenzioso capitano. Qualcuno si è chiesto se Tino sia stato o meno il terzino di maggior classe della storia bianconera. Il più coraggioso di sicuro.

 

LA "STORIA" DEL 1963

Qual è la notizia più importante dell'anno? Che i nerazzurri di Helenio Herrera pongono la prima pietra della loro grande epopea con il titolo italiano? Che l'Atalanta di Pizzaballa e Domenghini si aggiudica la Coppa Italia? Che il Pallone d'Oro va per la prima (e per il momento unica) volta a un portiere: il russo Lev Jascin? Che la coppia straniera Nielsen - Manfredini occupa, in coabitazione, il trono dei bomber? No. La vera grande notizia è che, finalmente, dopo un lungo periodo di dominio della penisola iberica, una squadra italiana si laurea campione d'Europa. Il Milan di Rivera, guidato saggiamente dalla panchina da "paròn" Rocco, batte in finale il Benfica. Ciliegina sulla torta, le 14 reti di Altafini, record difficilissimo da superare.

(Palla al Triso)

 


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