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giovedì 20 giugno 2024

Il nostro calcio: Pierpaolo Fracchia, Giudice Sportivo


 

Pierpaolo Fracchia, Giudice Sportivo della FIGC-LND della delegazione provinciale alessandrina, un incarico importante che forse è sempre più difficile da affrontare, considerando le caratteristiche di una società nel suo insieme sempre più turbolenta.

Questo ultimo, in effetti, è stato un anno particolarmente impegnativo, più degli ultimi passati, anche quelli caratterizzati dal Covid. Abbiamo avuto necessità di intervenire pesantemente su alcune situazioni, perchè abbiamo rilevato, purtroppo, alcuni episodi che sono andati oltre le regole del comune buon vivere. Provvedimenti importanti ne abbiamo presi, però, ritengo che il sistema, nel suo insieme, ne esca bene. Quello nostro locale è un sistema che funziona ancora, nel quale rileviamo una presenza importante, costruttiva, costante e collaborativa da parte delle società, dei dirigenti, che consentono a tantissimi ragazzi di praticare il gioco più bello del mondo! In alcune situazioni, purtroppo, si sono verificati alcuni episodi sgradevoli, per i quali siamo stati costretti a intervenire.

Quali sono i protagonisti più pericolosi? I calciatori, i dirigenti o... i genitori?

Per ciascuna categoria sarebbe necessario un approfondimento mirato. Quest'anno abbiamo rilevato qualche problema in più nel settore giovanile scolastico, in quello dei più piccoli, con episodi che hanno riguardato dirigenti o allenatori, mentre per la Terza Categoria ci siamo contenuti in un ambito di "sana agitazione", caratteristica delle dinamiche di questo torneo. Tra i piccoli, invece, qualche intemperanza di troppo da parte di genitori o accompagnatori, che magari non hanno gradito particolari decisioni arbitrali o hanno inveito contro gli avversari. La parte più sana è sicuramente quella dei piccoli calciatori, con episodi negativi più attribuibili al classico "scatto di nervi" che non di voluta scorrettezza. Più fatica faccio a comprendere o giustificare il gesto del dirigente, soprattutto in considerazione del fatto che tra i suoi compiti c'è anche quello dell'educatore e certi comportamenti non si addicono sicuramente al ruolo.

Come funziona il tuo lavoro? La domenica, nel fine settimana, c'è la partita, poi...?

Già la domenica sera abbiamo le prime avvisaglie di alcune problematiche che saremo chiamati ad affrontare. Arrivano le prime indicazioni informali di quanto possa essere successo su qualche campo. Ci troviamo poi, generalmente, il martedì in federazione per esaminare i rapporti di gara, che ormai sono telematici, non più il cartaceo lasciato nella buca delle lettere ma più rapidamente fatti pervenire tramite web. Dalla lettura dei rapporti si assumono le decisioni conseguenti. Da anni ormai svolgo queto compito, prima come aiuto di Valerio Scarrone, presenza storica del panorama alessandrino, ora come Giudice Sportivo. Ora dovrebbe divenire operativa anche una rete collaborativa, di confronto, con i giudici delle altre delegazioni, in modo da poter uniformare la giurisprudenza alle nostre decisioni.

Abbiamo citato Valerio Scarrone, non a caso.

Sì, Valerio ancora oggi rimane un punto di riferimento per quanto ha fatto, per l'enorme esperienza che ha maturato: conosceva il calcio avendolo giocato e ne era padrone di tutte le dinamiche.

La pena maggiore inflitta in questa stagione?

Abbiamo erogato una pena superiore ai 4 anni, in quanto si è verificato un fatto piuttosto grave, sfociato in un'aggressione a un'arbitra e necessariamente, dopo aver assunto tutte le possibili informazioni a corredo del rapporto, abbiamo sanzionato questo grave comportamento.

Un ultimo accenno: omofobia, razzismo, tutte voci divenute consuete negli ultimi anni...

Per fortuna sul nostro territorio quest'anno non abbiamo registrato casi particolari di questo tipo. Il Codice di Giustizia Sportiva, d'altronde, è molto rigido nei confronti di questi comportamenti e commina squalifiche di un minimo di 10 giornate e di fronte a situazioni di questo tipo il Giudice Sportivo non ha margine di decisione, la sua discrezionalità è limitata e non può far altro che applicare le regole fissate.

(Palla al Triso)

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