Lettori fissi

giovedì 13 giugno 2024

Juvecentus: 1987 - Novantunesima puntata


 

Antonio Cabrini

Che sogno può essere vietato a un personaggio del genere? Vuole darsi al cinema? Con quel viso, quel fisico, quel modo di fare, qualsiasi regista lo sceglierebbe per affidargli la parte del bello. Si vuole proporre come campione dello sport? Non una delle caratteristiche dell'atleta perfetto manca al suo bagaglio personale. Un predestinato. Non sorprende più di tanto, dunque, che arrivi a collezionare 282 partite juventine in A, con un buon bottino di 32 gol e un carico di scudetti e coppe impressionante. Il tutto nella massima semplicità, capace di dichiarare, a pochi giorni dalla conquista del titolo di campione del mondo, che la vittoria più esaltante è stata quella nel Trofeo Albertoni, a Cremona, quando in finale lui, allora in grigiorosso, supera la Juve e marca con successo un certo Paolo Rossi. Il segreto di Cabrini? La serietà con cui affronta ogni momento della propria vita, pubblica o privata che sia. Mai un sussurro sul suo rapporto con la dolce Consuelo e, per uno che ha tutte le ventenni d'Italia ai suoi piedi, non è poco! Sant'Antonio, che, appena nato, lo salva da una congestione, può andar fieri di lui.


LA "STORIA" DEL 1987

In Europa e nel mondo è il Poro a fare la voce grossa: Coppa Campioni, SuperCoppa e Intercontinentale, trascinato dal "tacco d'Allah" Madjer. In Italia è Maradona, la superstar, che trascina il Napoli a un double eccezionale: campionato e Coppa in un colpo solo. Sta crescendo, intanto, il Milan olandese, con Virdis capocannoniere e Gullit Pallone d'Oro. E' l'ultima Juve di Platini, che, a fine stagione, lascia il calcio, a soli 32 anni e ancora nel pieno vigore atletico. Come sempre fa le cose in grande, salutando tutti in un momento in cui è ancora fondamentale per la sua Juve. Sa che questo è il modo migliore per lasciare un ottimo ricordo, per passare direttamente dalla storia al mito.

(Palla al Triso)


Nessun commento:

Posta un commento

Mirko Ferretti: tre anni ad Alba

  E finalmente, per la prima volta da quando ho cominciato la mia vita da mister, resto fedele per più di una stagione alla stessa panchin...