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domenica 23 giugno 2024

Juvecentus: 1997 - Centounesima (e ultima) puntata


 

Alessandro Del Piero

A sedici anni già lo paragonano a Van Basten, il miglior giocatore al mondo di quel momento. Non scappa alla Juve, ovvio. E' l'ultimo grande acuto di Boniperti per la sua Juve, il colpo di coda di una dirigenza che sta consumando i suoi ultimi botti. Uno spettacolo: prima nella "Primavera" (che guida a uno scudetto e a una Coppa Carnevale a Viareggio), poi, poco per volta, anche in prima squadra, a prendere il posto di Roby Baggio, senza farne sentire la mancanza, anzi, a creare problemi di abbondanza quando Baggio è ormai pronto al rientro, dopo un infortunio. Anche l'Avvocato lo stima, al punto di ribattezzarlo "Pinturicchio": non è un grande come "Raffaello" Baggio, ma lo diventerà. Come al solito Gianni Agnelli è stato ottimo profeta. Alcune giocate di Alex sono già entrate nella storia: i gol in Champions League, quelli in campionato, quello di Tokyo, che consegna alla Juve il titolo di campione del mondo! Una carriera che ha ancora molto da dire, con la possibilità di diventare grande, grande, grande, il più grande. Più di Van Basten...


LA "STORIA" DEL 1997

La Juve, che aveva messo la propria firma sul 1996, fa ancora meglio nel '97: campionato con scudetto numero 24, SuperCoppa Europea con un esaltante 6 a 1 esterno al Paris Saint Germain. Manca l'ultimo sigillo. In un remake di Juve-Amburgo, Riedle si traveste da Magath, il Borussia Dortmund da Amburgo e la Juve vede le streghe. Peccato! Peccato... anche per i nerazzurri di Milano, beffati in Uefa, proprio sul filo di lana, dallo Shalke 04. Ancora tedeschi. La Coppa Italia, dopo una finale senza esclusione di colpi col Napoli, va al Vicenza, alla prima grande affermazione della propria storia. C'è gloria anche per un giovane bomber dell'Atalanta: Pippo Inzaghi. 24 gol in campionato. Nell'anno della sentenza Bosman, la classifica cannonieri parla italiano.

(Palla al Triso)


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