Facciamo un viaggio nella storia post-Mondiale 2006, quello vinto schierando una squadra che, parametrata alle misure di oggi, era da considerare come un gruppo di irripetibili fenomeni.
Dopo di allora... il diluvio.
Mondiali 2010: eliminati al primo turno arrivando ultimi in un girone composto dalle "corazzate" Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda.
Europei 2012: sconfitti per 4 a 0 in finale dalla Spagna del tiki-taka.
Mondiale 2014: eliminati al primo turno arrivando al terzo posto in un girone non impossibile con Costa Rica, Uruguay e la più deludente Inghilterra degli ultimi trent'anni.
Europei 2016: fuori ai quarti, dopo i calci di rigore, contro la Germania.
Mondiali 2018: manco ci andiamo, eliminati ai play-off di qualificazione dalla Svezia.
Mondiali 2022: anche questa volta ce ne stiamo a casa, eliminati ai play-off dalla Macedonia del Nord!
Europei 2024: eliminati agli ottavi dalla Svizzera, dopo quattro prestazioni inguardabili.
Eccezione che giunge puntuale a confermare la regola: gli Europei del 2020 (o '21), quelli del Covid, competizione giocata in emergenza e dispiegatasi tra sorprese e colpi di scena. Più della programmazione volle il caso.
E oggi, dopo tutta queste serie di perle ci stiamo ancora a chiedere cosa stia succedendo al calcio italiano?
Stiamo a chiederci come mai le Nazionali giovanili, le varie Under, fanno collezione di titoli europei; come mai, nelle ultime tre edizioni del Mondiale Under 20, gli azzurrini si sono classificati sui tre gradini del podio e poi questi ragazzi... scompaiono nel nulla, messi da parte per far spazio spesso a inutili stranieri pagati a poco prezzo.
Ci balocchiamo a questionare sulla presenza dei famigerati "blocchi" di squadre egemoni che possano consentire ai vari allenatori di poter costruire squadre attorno a uno scheletro già concretamente definito.
Ragazzi miei, ci si accapiglia sul nulla...
Perchè se il blocco è quello rossonero composto da Maldini, Costacurta, Baresi, Donadoni, Tassotti e Albertini, oppure quello bianconero di Buffon, Cannavaro, Del Piero, Camoranesi, Zambrotta e Barzagli, oppure ancora avrebbe potenzialmente potuto esserlo quello nerazzurro con Mazzola, Corso, Picchi, Burgnich e Facchetti è un conto, altrimenti meglio non illudersi...
(Palla al Triso)
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