Lettori fissi

giovedì 27 giugno 2024

Il nostro calcio: Stefano Barzizza e Gianluca Bordini, Don Bosco


 

Puntata particolare, oggi gli ospiti sono due: Stefano Barzizza, Direttore Generale della Don Bosco Alessandria e Gianluca Bordini, Direttore Tecnico. Con loro parleremo del calcio in Alessandria.

Stefano, è sempre più difficile fare calcio in questa città?

E' sempre più difficile, è sempre più complicato. Un po' anche a causa del calo demografico che... fa mancare la materia prima. E' diventato un mondo più complesso perchè purtroppo la "fame" che c'era una volta oggi non c'è più, e non voglio farla passare come la classica lamentela sui "bei tempi andati". I ragazzi sono meno interessati, fanno sport forse più spinti dai genitori che non per un impulso personale e alle prime difficoltà, invece di affrontarle e battersi, sono più propensi ad arrendersi. Non è un problema solo della Don Bosco o del calcio: il mondo è cambiato.

Gianluca, invece, dal punto di vista tecnico si sono registrati cambiamenti? In meglio o in peggio...

Soprattutto negli ultimi anni il cambiamento è stato enorme, in particolare negli ultimi 5 o 6 anni, a cavallo del Covid; anche proprio a livello gestionale tecnico, fenomeno che si è registrato anche nelle categorie maggiori, anche ad altissimi livelli. Il mondo è cambiato ma è cambiato anche il calcio. E il calcio giovanile si va ad adattare un po' al calcio dei grandi, assumendo caratteri che non ne favoriscono la creazione e lo sviluppo di ambienti formativi. Come Don Bosco dobbiamo essere grati alla formazione che ci viene garantita dalla Juventus ormai da tre anni. Proprio in queste settimane abbiamo rinnovato per un altro biennio questa collaborazione come "Accademia Elite Juventus" e ne siamo orgogliosi. E' bene spiegare che la presenza Juventus ha un carattere particolare nel rapporto con Don Bosco. La Juve investe nelle proprie Accademie, anche economicamente, con il solo interesse di formare gli istruttori e, di conseguenza, far crescere e sviluppare doti, capacità e potenzialità dei ragazzi. I nostri sono tutti allenatori/istruttori patentati, non c'è improvvisazione ma un continuo aggiornamento e una continua formazione con attenzione alle metodologie di allenamento e al confronto, seguendo una programmazione annuale concordata e seguita con attenzione. I ragazzi devono divertirsi, imparare dalle loro esperienze positive e negative, ma senza fretta.

Stefano, storicamente la Don Bosco è vissuta in simbiosi al campetto della parrocchia e all'attività dell'oratorio. E' ancora così nel 2024?

Certo esiste questo legame, ma non ci sono più gli oratori. I genitori demandavano all'oratorio il compito di "controllo" dei figli, oggi i ragazzi sono più liberi e meno attratti dalla possibilità di affidarsi alla parrocchia. Ci è diventato, così, difficile creare la dinamica di gruppo. Non c'è più la capacità di "vivere" il gruppo, non ci sono più i rapporti di chi trovandosi quarant'anni dopo rivive con gioia esperienze lontane, si vive più isolati... Comunque devo ammetterlo: noi siamo un po' un'isola felice perchè da noi qualche traccia di oratorio persiste ancora!

Gianluca è cambiato il calcio, è cambiata la società. E' sempre più diffusa la presenza di stranieri...

Queste diversità portano arricchimento per tutti, si mescolano idee ed esperienze. Obiettivamente, comunque, le iscrizioni di stranieri sono sempre più in aumento.

Stefano diventa così sempre più importante il valore sociale di inclusione che può avere il calcio.

Certamente. Appena un ragazzino straniero arriva da noi, senza ancora avere il permesso di soggiorno e senza saper dire una sola parola in italiano, si avvicina al campo per giocare a calcio! Quest'anno abbiamo fatto anche alcune giornate con le scuole Zanzi e Ferrero: abbiamo portato sul campo più di trecento bambini, un modo sano di introdurli in un mondo diverso per loro. Anche loro hanno qualcosa da insegnare ai nostri ragazzi: ad esempio la "fame" calcistica è molto più intensa in loro e c'è solo da imparare!

Ancora pochi giorni e partirà la prossima stagione sportiva: progetti Don Bosco.

Fare squadre, partecipare ai vari campionati: non necessariamente per vincerli. Il nostro obiettivo è di costruire con il massimo di qualità ma allo scopo di far divertire i ragazzi nello sport più bello che ci sia! Parola d'ordine: vieni e gioca!

(Palla al Triso)

Maurizio Ferrarese e il calcio al femminile


 

Sulla pagina web di "Piemonte Sport", a firma di Federica Fossi, è apparsa un'interessante intervista a Maurizio Ferrarese, alessandrino d'adozione, che ha approfondito diversi importanti concetti relativi allo stato attuale e alle potenzialità del calcio femminile.

La riproponiamo augurandoci di offrire un parere competente e particolarmente significativo.

 

Maurizio Ferrarese, ex calciatore di Torino (con il quale ha vinto un campionato di Serie B e una Coppa Italia), Alessandria e Vicenza, e attuale Responsabile Tecnico del Moncalieri Calcio femminile (Serie C), è intervenuto ai microfoni di Piemonte Sport per esprimere la sua opinione in merito al calcio femminile.

Perché, secondo lei, alcuni paesi europei sono più avanti ?

“Al movimento italiano manca il vissuto: si cresce attraverso l’esperienza e nel nostro paese siamo partiti in ritardo nel crederci, altre nazioni sono più avanti perché hanno iniziato prima di noi a investire nel settore. Quello che ci vorrebbe davvero? Più forza economica, le ragazze sono riuscite a ottenere il professionismo solo nel 2022″.

Che cosa manca al calcio femminile italiano?

Attualmente, le calciatrici non possono permettersi di allenarsi 5/6 volte a settimana, poiché subentra il lavoro, che è necessario per mantenersi: il calcio non basta per vivere! Se tutte avessero la possibilità di allenarsi con la giusta frequenza, dedicando la loro vita interamente allo sport, si creerebbe una condizione in cui le ragazze, possono non solo allenarsi nel modo corretto, ma anche aumentare il proprio livello di gioco.

Se analizziamo bene la questione, i campionati di Serie B e Serie C, negli ultimi anni sono diventati sempre più competitivi: la motivazione è che vi sono squadre che possono permettersi di allenarsi a partire dalle 14:00, per altre società non è possibile, cause impegni di forza maggiore quale il lavoro. A fronte di queste situazioni, le ragazze devono adattarsi e fare enormi sacrifici, allenandosi alle 22:00 o chiedendo dei permessi per le trasferte”.

Il fattore tempo è la chiave?

“L’equazione è molto semplice e non richiede grosse analisi: più ci si allena, più si migliora; il campo parla una lingua semplice.  Non si pensi che per il calcio maschile la questione sia differente, la bravura personale è un fattore importante, ma la qualità di un giocatore è spesso correlata al tempo che dedica all’allenamento, alla preparazione e alla dedizione”.

Molti definiscono il calcio femminile troppo noioso, perché?

“Sempre per una questione di tempo! Le differenze ci sono, dettate dalla natura, ma se parliamo di sport è solo la frequenza della preparazione; i ragazzi, nel professionismo, hanno la possibilità di focalizzare la loro intera vita sul calcio. Se consideriamo i dilettanti, invece, anche il calcio maschile non è così divertente: non è una critica o una lotta maschi-femminile, semplicemente anche i ragazzi, a quel livello, non possono dedicare tutta la giornata ad allenarsi (ovviamente), e questo ne determina il livello, indipendente dalle qualità del singolo”.

E per il futuro?

“Il movimento si sta evolvendo, ed è sinonimo di un calcio che richiede prestazioni sempre più importanti; le grandi gare si raggiungono solo tramite il lavoro sul campo. A fronte di questo, sicuramente potrà crescere anche l’attenzione del pubblico, e dei relativi sponsor, che sarebbero più propensi a investire nelle società, partendo proprio dal dilettantismo. La strada intrapresa è positiva, le ragazze meritano di avere più spazio, per cui mi auguro che l’attenzione continui a crescere; il calcio deve essere di tutti, indipendentemente da sesso, religione o colore della pelle”.

Mirko Ferretti, non di solo calcio...


 

Io ci sarò. Spero che vogliate esserci anche voi! 

(Palla al Triso)

mercoledì 26 giugno 2024

Mercato: situazione aggiornata, numero 10

 


Arriva la conferma ufficiale: Salvatore Rizzo sarà l'allenatore della Spinettese, neo-promossa in Prima Categoria, per la stagione 2024-25. Insieme a lui, nello staff della squadra del sobborgo alessandrino arriva anche Nico Beltrame nel ruolo di preparatore dei portieri, incarico che già rivestiva nella passata stagione nel settore giovanile della Fortitudo.

Intanto, mentre la Capriatese procede alla conferma di Michele Giannichedda, arriva l'ufficialità anche del passaggio dal Castellazzo all'Arquatese di Oussama M'Hamsi, a riformare la coppia di centrocampo con Antonio Kolaj.

Nuovo arrivo, ancora, alla Valenzana Mado: dal San Domenico Savio sbarca a Valenza Tommaso Redi.

(Palla al Triso)

Aurora Canottieri: ritorno al passato!

 


C'è la volontà di ricostruire. Rimodellare, ripotenziare un settore giovanile che ha sempre rappresentato, storicamente, un fiore all'occhiello del panorama sportivo alessandrino.

I Miraglia, papà Cesare e il figlio Nicolò, oltre a dare continuità alla presenza nel torneo di Prima Categoria della prima squadra, vogliono ricostruire basi solide attraverso la riorganizzazione del settore giovanile, attraverso un gruppo di istruttori e preparatori in grado di offrire un percorso di crescita basato sul divertimento, sulla passione e sull'entusiasmo.

Il prossimo 6 luglio, il centro sportivo di Via San Giovanni Bosco si aprirà a un Open Day a cui sono invitati tutti i giovani calciatori delle annate dal 2009 al 2019: il rinnovato staff accoglierà tutti coloro che vorranno divertirsi giocando a calcio.

Dal 1° luglio verranno ufficializzati i componenti del nuovo assetto tecnico, chiamati a una bella e avvincente sfida!

(Palla al Triso)

Valdemarsvik e Barcellona: calciatori alessandrini in trasferta

 


Da San Salvatore sono partiti per la Svezia, dalla Fraschetta verso la Spagna. Sono i due gruppi di "aspiranti" calciatori che, come ormai abitudine, ogni anno compiono il loro viaggio per divertirsi col calcio.

In Svezia, in una sorta di ideale gemellaggio con l'ormai alessandrino acquisito Nils Liedholm, il Monferrato porta decine di ragazzi a Valdemarsvik, città natale del mister svedese, mentre il professor Carlo Vergagni, anche lui da diversi anni, ne porta altrettanti sui campi (e sulle spiagge) di Barcellona, per disputare la Catalunya Cup.

Divertimento ed esperienze di vita che i ragazzi porteranno per sempre con sè, tra gioco, socialità, passione e divertimento.

Non contano i risultati, conta solamente la gioia di esserci!

(Palla al Triso)

martedì 25 giugno 2024

Il piccolo mondo antico di Via Oberdan

 


Lo ha rifatto! Mirko Ferretti ha dato alle stampe un nuovo libro, farcito di ricordi, di esperienze, anche di sofferenze e di difficoltà, ma sempre a caratterizzare una vita piena, ricca di contenuti, di persone, di emozioni.

Questa volta, però, a differenza delle precedenti esperienze, per le quali aveva affidato a... penne altrui i propri ricordi, si è messo in proprio! E così, dopo "Una vita da secondo", scritto con Alessandra Demichelis e Michele Ruggiero e "Il calcio visto da dentro" e "Compagni di squadra, compagni di vita", consegnati alla mia penna, Mirko ha consegnato all'editore ArabaFenice... tutta la sua gioventù, tutta raccolta nel quadrilatero compreso tra Spalto Gamondio, Corso Lamarmora, Via Piave e Via Oberdan.

E proprio "I ragazzi di Via Oberdan" è il titolo di questa sua "fatica letteraria", in un remake dei "Ragazzi della Via Pal" di Molnar.

"Un'infanzia speciale e irripetibile" afferma Mirko ricordando quei tempi così diversi da quelli attuali, tempi vissuti senza "tecnologie" imperanti e ossessionanti ma ricchi di una socialità e di un... piacere di stare insieme oggi sconosciuti.

Ne parleremo, con l'autore e con graditi ospiti, venerdì 28 giugno, alle 17, nelle sale di Palazzo Cuttica, in Alessandria, dove accenneremo anche al... prossimo libro di Mirko (anche questo "buttato giù" con me): si tornerà a parlare di calcio, di Toro e di... Filadelfia!

Segnatevelo in agenda quello di venerdì: un appuntamento utile per conoscere meglio caratteri e storia di una città e di un'epoca... irripetibile!

(Palla al Triso)

lunedì 24 giugno 2024

I trofei dei Grigi al Museo


C'è il trofeo della promozione in Serie B, la Coppa conquistata nel 1949 dalla Juniores campione d'Italia, la Coppa Italia del 2018 e quella Semiprofessionisti del 1972-73, conquistata da Pozzani, Di Brino, Musa, Dolso, Maldera, Manueli e Colombo (da sinistra nella foto), ma c'è anche la Coppa della promozione in C1 del 1990-91, quella della promozione dalla D del 2007-2008, la Coppa Disciplina del 1950 e la Stella d'Argento al merito sportivo conferita dal Coni, oltre allo stendardo e alla maxi foto che ritrae i Grigi allo stadio Berta di Firenze nel campionato 1938, che hanno sempre fatto da cornice alla sala riunioni del consiglio della sede.

Da oggi, tutti questi trofei, cimeli della storia grigia fanno parte dei "memorabilia" del Museo Grigio, affidati in custodia per permetterne, in un futuro quanto più possibile prossimo, di esporli a favore di tutti gli appassionati del mondo sportivo, non solo alessandrino.

"Tutto ciò - affermano Sergio Giovannelli e Ciro Cassaneti a nome di Museo Grigio - fa parte della storia del calcio italiano. Siamo estremamente grati al presidente Molinaro e al direttore Maione per la fiducia che hanno voluto dimostrarci, affidandoci la custodia di questi oggetti che rappresentano simbolicamente più di cento anni di storia di una società che ha scritto pagine importanti nel libro del calcio nazionale. Il nostro sogno, ora, è quello di poterli offrire al pubblico."

Sicuramente il gesto compiuto dalla società nei confronti di Museo Grigio, arricchendo in maniera considerevole la... qualità dell'offerta, renderà più agevole la concessione di uno spazio da adibire a mostra permanente: passi in questa direzione erano già stati fatti con l'Amministrazione Comunale. Ora si accelera....

(Palla al Triso) 

Mercato, situazione aggiornata, numero 9


 

Manca ormai solamente più una settimana alla chiusura ufficiale della stagione e dal 1° luglio prenderà ufficialmente il via la stagione sportiva 2024-25 e continuano, un po' sotto traccia e un po' alla piena luce del sole, i "movimenti" di mercato che porteranno a completare le rose al via dei vari campionati nel prossimo settembre.

In questo ultimo fine settimana ha fatto la voce grossa la Valenzana Mado, che ha proceduto alla conferma di alcuni punti saldi della passata stagione rinnovando l'accordo con Davide Spriano e Lorenzo Simone, andando ad aggiungerci diversi nuovi arrivi: Alessio La Neve dalla Gaviese; Gianluca Morabito ed Edoardo Cirio dall'Acqui, Paolo Cancellieri dal Pont Donnaz, Antonio Rosti dal San Domenico Savio Asti e Simone Baralis dal Felizzano, mentre lascia Valenza per accasarsi all'Arquatese Dennis Brasolin. Arquatese che ha anche proceduto alla conferma di Daniele Briata e all'acquisto di Andu Ignat.

In Prima Categoria molto attiva la Capriatese che conferma Simone Borgatta, Mattia Folino e Antonio Marasco.

(Palla al Triso)

Le date della stagione 2024-25


 

Nella riunione di sabato 22 giugno il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale della FIGC-LND del Piemonte-Valle d'Aosta ha deliberato le date di inizio di tutti i campionati regionali e provinciali della nuova stagione sportiva 2024-25, nonchè dell'attività di base, oltre ai periodi di iscrizione alle varie attività.

Di seguito, un riassunto del "calendario":

Inizio campionati di calcio a 11 maschile:
Eccellenza: 8 settembre
Promozione: 8 settembre
Prima Categoria: 8 settembre
Seconda Categoria: 22 settembre
Terza Categoria: 22 settembre
Under 19 Regionale: 14 settembre
Under 19 Provinciale: 21 settembre
Under 15 - 16 - 17 Regionale: 14 e 15 settembre
Fase qualificazione Under 14 Regionale: 15 settembre
Under 18 Regionale: 22 settembre
Under 15 - 16 - 17 Provinciale: 21 e 22 settembre

Inizio campionati di calcio a 11 femminile:
Eccellenza: 29 settembre
Promozione: 22 settembre
Under 19 Juniores: 29 settembre

Coppa Italia Dilettanti:
Eccellenza: 25 agosto
Promzione: 1° settembre

Coppa Italia Femminile:
Eccellenza: 1° dicembre
Promozione: da definire

Coppa Piemonte-Valle d'Aosta Maschile:
Prima Categoria: 1° settembre
Seconda e Terza Categoria: 8 settembre

Coppa Piemonte-Valle d'Aosta Femminile:
da definire

Attività di Base:
a discrezione delle Delegazioni Provinciali e comunque entro sabato 12 ottobre
 
Per quanto riguarda le scadenze entro le quali effettuare le iscrizioni ai vari campionati, sono state definite le seguenti date:
 
dal 5 all'11 luglio per i campionati di Eccellenza, Promozione, Prima Categoria, Under 19 Regionale e Coppa Piemonte-Valle d'Aosta di Prima Categoria;
dal 5 al 18 luglio per i campionati di Seconda Categoria, Under 15, Under 16 e Under 17 Regionale;
dal 5 luglio al 4 settembre per i campionati di Terza Categoria, Under 19 Provinciale, Eccellenza Femminile, Promozione Femminile, Juniores Femminile, Coppa Piemonte-Valle d'Aosta di Seconda Categoria, Terza Categoria e Femminile.
 
(Palla al Triso)


Luca Davini, importante ingresso in società

  L'avvocato Luca Davini entra ufficialmente nello staff direttivo della FC Alessandria con l'incarico di Club Manager e Brand Ambas...