Tra infortuni, cali di forma, decisioni degli allenatori e, in qualche caso... generosa abbondanza di alternative, saranno veramente tanti i calciatori di primissimo livello che non vedremo nelle prossime settimane nell'abbuffata europea di sfide che porteranno alla conquista della predominio continentale.
Dai tedeschi Hummels, Goretzka, Brandt, Adeyemi, Gnabry agli spagnoli Gavi e Asensio; dagli azzurri Zaniolo, Berardi, Tonali e Locatelli agli inglesi Sancho, Rashford, Sterling, Tomori, Loftus-Cheek, Grealish e Maguire; dagli olandesi De Roon, Zirkzee e Maatsen, all'austriaco Alaba; dal francese Lucas Hernandez al belga Courtois, chi per un motivo o chi per l'altro vedranno gli Europei in tivù.
Ma non solo a loro la kermesse calcistica sarà vietata. Tanti ottimi calciatori non sono nemmeno riusciti a conquistare, con la loro nazionale, il pass per entrare tra le 24 partecipanti alla fase finale.
Uno per tutti? Il norvegese Haaland! Ma sempre con la Norvegia non si sono qualificati Odegaard e Ryerson; e poi il kosovaro Rrahmani, l'islandese Gudmundsson, lo svedese Kulusevski, gli sloveni Oblak e Ilicic, il finlandese Hradecky, l'armeno Mkhitaryan, il bosniaco Dzeko e, per motivi "bellici" il russo Miranchuk.
Una venticinquesima squadra, composta da tutti questi "grandi esclusi" sarebbe fortissima!
(Palla al Triso)
Nessun commento:
Posta un commento