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venerdì 14 giugno 2024

Juvecentus: 1988 - Novantaduesima puntata


 

Stefano Tacconi

Arriva alla Juventus per raccogliere l'eredità di Dino Zoff: un macigno capace di schiacciare chiunque. Come si può pensare che esista qualcuno in grado di prendere il posto del più grande, di chi per una decina d'anni è stato il punto fermo della squadra, di un uomo che senza bisogno di parlare riusciva a guidare, dall'alto di un carisma eccezionale, campioni di prima grandezza. Eppure esiste: è Stefano Tacconi, perugino dal carattere frizzante, dalla lingua lunga e affilata, dal modo di fare un po' guascone, un po' sbruffone, un po' serio, a seconda delle esigenze di copione. Sia fisicamente che psicologicamente regge l'urto alla grande, divenendo un simbolo di un gruppo ancora vincente. Zoff può godersi la meritata pensione, la porta juventina è passata in ottime mani, magari un po' folli ma capaci di dare comunque tranquillità e sicurezza. E' un trascinatore, Capitan Fracassa, che non conosce mezze misure, che odia il normale. Arriva persino a girare un film sulla storia della sua vita (neanche a lui, d'altronde, mancano i numeri per l'Oscar!). Un uomo da copertina, un  numero uno!


LA "STORIA" DEL 1988

In forme diversificate ma è il trionfo dell'Olanda. Gli Orange vincono la Coppa Europa, dominando il torneo con un gioco spettacolare e concreto al tempo stesso. Il PSV di Eindhoven vince la Coppa Campioni e tre giocatori olandesi occupano il podio del Pallone d'Oro: Van Basten, Gullit e Rijkaard. Che, guarda caso, sono i tre trascinatori del super Milan di Sacchi che trionfa nel campionato italiano. Le briciole della stagione vengono lasciate alla sempre più sorprendente Sampdoria che, con l'entusiasmo dei suoi "gemelli" Vialli e Mancini, vince ancora in Coppa Italia; al divino Maradona, tiratore scelto del campionato e all'Urss, che si aggiudica il titolo di campione olimpico di Seul. Il campionato 1988-89, intanto, sarà a diciotto squadre.

(Palla al Triso)


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