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domenica 11 agosto 2024

Notizie dai ritiri 9

 


Sarà il nuovo Direttore Tecnico e si occuperà anche della formzione dei 2011 alla Fortitudo Adriano Artioli, nome importante del panorama calcistico provinciale.

Il Merella, intanto, per ritentare l'assalto alla Seconda Categoria arruola Claudio Carosiello, Luca Ursida e Besmir Shatro.

Ruolo estremamente importante nello staff di qualsiasi formazione calcistica, quello del massaggiatore. E allora il Monferrato conferma la sua fiducia al "mitico" Ivan Frezzato.

(Palla al Triso)


Partita la Coppa Italia


 

Sassuolo-Cittadella 2-1; Udinese-Avellino 4-0; Genoa-Reggiana 1-0; Monza-Sud Tirol 9-8 dopo rigori; Cremonese-Bari 6-5 dopo rigori; Verona-Cesena 1-2; Empoli-Catanzaro 4-1; Napoli-Modena 4-3 dopo rigori:

Qualcuno può aver pensato che si trattasse dei risultati delle classiche amichevoli che si susseguono in questo periodo di preparazione alla stagione che tra poco prenderà il via. Invece si tratta delle prime partite ufficiali del 2024-25: quelle dei trentaduesimi di Coppa Italia.

Tra oggi e domani si giocheranno anche Brescia-Venezia; Parma-Palermo; Sampdoria-Como; Torino-Cosenza; Frosinone-Pisa; Lecce-Mantova; Salernitana-Spezia e Cagliari-Carrarese; sfide che completeranno il tabellone dei trentaduesimi. Come sempre, le prime otto squadre classificatesi nell'ultimo torneo di Serie A entreranno in gioco solamente dagli ottavi, a dicembre.

(Palla al Triso)

sabato 10 agosto 2024

Mercato: situazione aggiornata, numero 49


 

Ancora un inserimento in organico a Sale: dalla Novese arriva il centrocampista Luigi Corsaletti.

Sono due invece le "new entry" nel Borgo San Martino: il difensore del 2005 Mirlind Ramadani, in arrivo dal Città di Casale, e l'altro difensore, classe 1996, Kevin Milan, prelevato dal Villanova.

Anche alla Capriatese si continua a lavorare a una stagione ambiziosa: dall'Arquatese è arrivato l'attaccante Lorenzo Leonardi.

Conferma importante alla Spinettese, dove rimarrà il difensore Stefano Tedesco.

Tre importanti tasselli si aggiungono alla formazione di mister Tosi all'Alessandria Calcio Femminile: la giovanissima Carolina Zamboni, classe 2007, dalla Novese, Giorgia Aloi e Ylenia Ripa, con un passato al Pomigliano in Serie A.

Raffica di conferme alla Novese, che questo pomeriggio ha iniziato la preparazione per la nuova stagione: ancora in biancazzurro Girau, Arecco, Gozzoli, Andreis, Roncoli, Bailo, Mendolia, Anfosso, Igboahama, Muratori e Bricola.

(Palla al Triso)

Grigi: storia di momenti già vissuti


 

Il prologo al dramma lo si vive nel campionato 2001-2002, quando un'Alessandria per tutto il girone di andata dominante si sgretolò nel girone di ritorno, a favore di un assurdo recupero da parte del Prato e, venne incredibilmente surclassata dalla Sangiovannese nell'ultimo atto dei play-off. Promozione sfumata ma buoni prosositi da parte del sorridente presidente, Antonio Boiardi, "l'uomo delle videocassette", titolare della Logos, che produceva i video per la Gazzetta dello Sport.

Prima una campagna acquisti sontuosa, che prometteva sfracelli (tra gli altri Porrini e Biato), poi, giorno dopo giorno, la consapevolezza che i soldi non c'erano più e il giocattolo si sfascia. Ricordiamo i nomi di quei giorni: Piantoni, Caligaris, Londrosi...

Retrocessione sul campo, per la prima volta tra i Dilettanti, e il 13 agosto del 2003 la botta devastante: il Tribunale di Alessandria dichiara il fallimento dell'Alessandria Calcio, cancellando con un atto giudiziario quasi cento anni di storia.

Il torneo 2003-2004 ricomincia con una squadra che gioca in Eccellenza, si chiama Nuova Alessandria e veste una maglia bianco-grigia. Il livello è mediocre e, alla fine, un quasi indecoroso ottavo posto in classifica.

Nel campionato sucessivo, con mister Milani in panchina, ritorna la maglia grigia e si vince il campionato. Un primo posto che ci consegna la Serie D.

In quell'estate il presidente Sangiovanni cede le quote della società a Gianni Bianchi e dopo il nome Alessandria Calcio, torna anche il marchio.

Un alessandrino nuovamente alla guida della società. Un alessandrino carico di entusiasmo e passione che forse paga, nei primi approcci, proprio questo eccesso di entusiasmo e un pizzico di inesperienza.

Come sempre avviene in Alessandria (e come sta avvenendo regolarmente oggi), dilaga lo scetticismo, l'insoddisfazione, la critica fine a se stessa mai accompagnata da un impegno costruttivo che possa contribuire a rinascere. Anzi, il buon Bianchi viene insultato, minacciato, addirittura preso a pugni...

Ma non molla, non si arrende dopo un ottavo posto (Nicolini, Viassi e Della Bianchina ad alternarsi in panca) e un sesto (Tufano, Azzali) capisce quanto sia importante affidarsi a chi di quei campionati è a conoscenza dei segreti e delle più insondabili alchimie. Arrivano Braghin e Iacolino e di quei campionati dal 2007 al 2010 la storia la conoscete tutti.

Questa cronistoria vuole solamente porre l'accento su come e con quali aperture mentali debba inevitabilmente essere affrontato questo momento di particolare criticità della storia del club grigio.

Allora come oggi, se qualcuno di veramente alessandrino, non avesse offerto una possibilità concreta per... salvare la barca, il calcio in città sarebbe morto. Poi, magari avrebbe trovato altre strade per ricostruirsi un percorso ma, in quel momento specifico, non esistevano alternative. 

E grazie a quell'intervento (anche se poi un altro "buon" presidente venuto dalla Toscana fece di tutto per creare altri presupposti nefasti) abbiamo poi potuto intraprendere un percorso che ci ha riportati a una esaltante promozione in B, a semifinali di Coppa Italia e altre piccole/grandi soddisfazioni. Senza quell'atto di forza e di coraggio (toh, Forza e Coraggio) di Gianni Bianchi non sarebbe venuto tutto il resto.

Possiamo solo più chiederci: senza l'atto di forza, coraggio e amore per quella maglia grigia che hanno offerto oggi i protagonisti di questa "ripartenza" quale avrebbe potuto essere il futuro del calcio in Alessandria? Sarebbero state possibili altre alternative oppure il Mocca avrebbe chiuso per sempre i battenti?

Ricordo (perchè c'ero) quando per un'amichevole estiva nell'agosto del 2007 a Castellazzo si sprecavano gli insulti e le beffe ad Artico e compagni: a maggio 2008 tutto si trasformò in urla di gioia e giubilo. L'Alessandria era rinata veramente, la storia riavvolgeva il nastro.

E, come sempre, lo scettiscismo mandrogno si era miracolosamente trasformato in gaudio!

(Palla al Triso)  

 

 


Trofeo Cairo al Toro


 

Per il secondo anno consecutivo resta "in famiglia" il trofeo "Mamma e Papà Cairo". Se lo aggiudica, come già successo l'anno passato, il Toro, che ha superato nella finale di ieri sera, giocata al Moccagatta, la Juventus di mister Magnanelli. 2 a 0 il risultato finale, con reti al 16' di Marchioro e al 59' di Franzoni, mentre ai bianconeri resta solamente il rammarico di un paio di pericolose palle gol sventate dall'estremo difensore granata.

Al termine, il saluto e il ringraziamento alla città del presidente Cairo (se il "ringraziamento" di traducesse anche in aiuto concreto al difficile momento del calcio alessandrino non sarebbe atto sgradito!) e premiazione di rito.

Al quarto posto il Milan, sconfitto nel pomeriggio nella finalina di Quattordio per 3 a 1 dalla rivale nerazzurra concittadina (reti di Corchi, Lavelli e Berenbruch per i ragazzi di Zanchetta; di Martinazzi per i rossoneri), terzi i nerazzurri e, come detto, seconda la Juve e primo il Toro.

Altri allori per il numero uno bianconero Radu, premiato come miglior portiere della manifestazione, e per Ndje, punta granata a cui sono andati i riconoscimenti di capocannoniere e miglior giocatore del torneo.

(Palla al Triso)

venerdì 9 agosto 2024

Notizie dai ritiri 8

 


 

Sempre sotto la guida impeccabile di Antonio Simoniello, confermato come direttore sportivo, prosegue il percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni dal settore giovanile del Derthona. Accanto a Tony, opereranno Roberto Ecker alla segreteria e Samuel Ravera come direttore tecnico. Alla guida degli Under 14 ci sarà Gianni Monfredini, degli Under 15 Nicola Ghiozzi, degli Under 16 Marco Berton e, infine, degli Under 17 Lorenzo Ghio.

Seconda uscita stagionale per la Valenzana Mado, che di fronte alla formazione di Serie D dell'Asti ha colto un buon pareggio per 2 a 2. Entrambe le reti dei rossoblu portano la firma di Mazzucco.

(Palla al Triso)

Mercato: situazione aggiornata, numero 48


 

Continua la campagna di rafforzamento di un Sale che, anche quest'anno, intende affrontare il campionato di Prima Categoria con ambizione di far bene. Alle conferme di Klejdi Muca, Davide Prati e Pietro Corsaletti ha fatto seguito l'arrivo, da Cassano, del difensore, classe 2001, Luca Lechner.

Arrivo importante anche in casa Novese, che si aggiudica l'attaccante Yvan Akouah.

Rinforzi per l'Under 18 regionale (con sguardo sulla prima squadra) per la Fortitudo che, dall'Accademia Casale fa arrivare Luca Cotoia e Francesco De Michelis.

(Palla al Triso)

Trofeo Cairo: derby per le finali


 

Nel pomeriggio "diluvio" granata al Sillano di Quattordio: 5 a 1 per il Toro, allenato dall'ex mister grigio Felice Tufano, contro un Milan che, chiuso il primo tempo sotto di 3 a 1, è stato anche costretto a giocare tutta la ripresa con un uomo in meno, a causa dell'espulsione, al 4' minuto del secondo tempo di Comotto. Per i granata, tripletta di Njie e marcature per Conzato e Ciammaglichella, mentre per il Milan è andato a segno Zaramella.

Più equilibrata la sfida serale del Moccagatta, tra bianconeri e nerazzurri. Alla rete del vantaggio lombardo all'11' di Zarate ha risposto al 66' Vacca per la Juve: da lì in poi un paio di occasioni per gli uomini di Magnanelli e un palo, proprio nel finale per quelli di Zanchetta. Il verdetto è maturato con i calci di rigore: 5 su 5 per i bianconeri, errore di Zanchetta junior per gli avversari, che sbatte sul palo.

Nel pomeriggio, a Quattordio, alle 18.30, derby milanese per il terzo posto, mentre in serata al Mocca (apparso particolarmente provato dalla siccità e dai tanti problemi di "gestione" di questa tormentata estate), il derby sarà tutto sabaudo.

(Palla al Triso)

giovedì 8 agosto 2024

Ma dove sono finiti?


 

Spulciando su Transfermarkt è stato divertente scoprire in quali società si siano accasati i giocatori che hanno fatto parte della rosa dell'Alessandria Calcio nell'ultimo disastroso campionato di Serie C.

Alcuni non hanno ancora posto la firma su nuovi contratti e i loro procuratori si stanno muovendo sul mercato. Così, mentre Marwen Gazoul è in questi giorni in prova alla Pro Vercelli, sono ancora a spasso (o perlomeno il sito non ne ha ancora registrato i movimenti): Arensi Rota, Oscar Siafà, Lorenzo Pellegrini, Rosario Rizzitano, Lorenzo Giubilato, Jeremy Mariello e Orso Maria De Ponti.

Proprio questa mattina è stato annunciato l'arrivo di Simone Ciancio all'Asti, mentre Alessandro Farroni e Francesco Cusumano sono rientrati alla Vis Pesaro dopo il prestito. Tornati alla casa madre dopo il prestito anche Gennaro Anatriello al Bologna; Ertijon Gega e Alfonso Sepe alla Sampdoria; Edoardo Piana all'Udinese.

Enrico Rossi ha trovato ingaggio alla Pro Sesto, Mattia Pagliuca alla Virtus Verona, Andrea Spurio alla Paganese, Antonio Ronci al Matera, Cladio Vaughn al Sestri Levante, Michele Volpe alla Palmese, Alessandro Pellitteri al Campobasso, Luca Liverani (già da gennaio) alla FeralpiSalò, Théo Parrinello al Montevarchi, Diego Gueli all'Aquila, Mame Ass Ndir al Messina, Alessandro Mastalli al Siena, Leonardo Nunzella e Patrizio Zerbo al Brindisi, Luca Ercolani e Khalifa Manneh al Foggia.

Infine, mentre si registra un interesse del Perugia nei confronti di Marco Nichetti, vanno addirittura all'estero Ian Soler al KF Tirana, Stefano Crivellaro al West Armenia e Nicolas Femia ai venezuelani dello Zamora.

Fatte le dovute, rarissime eccezioni, c'è veramente da togliersi il cappello di fronte alle capacità di alcuni procuratori, in grado di trovare ingaggi dopo gli spettacoli offerti nella passata stagione!

(Palla al Triso)

Mirko Ferretti: "E' il momento di esserci!"


 

Apparirà domani sulle pagine di Tuttosport l'appello di Mirko Ferretti rivolto a chi potrebbe (dovrebbe) tendere una mano in aiuto alla sopravvivenza del calcio in Alessandria. Un misto di amore e di dolore che esce dal cuore di chi, in mille modi e in mille forme, ha sempre voluto e saputo intervenire per dare il proprio contributo alla "causa grigia". Come calciatore, come allenatore, come dirigente, anche, per un breve periodo, come presidente "ad interim"... sempre e solo per amore, a volte anche non corrisposto.

"Sono consapevole - dice Ferretti - di aver dato molto all'Alessandria, ricevendo in cambio sicuramente meno di quanto mi sia sforzato di dare, ma per uno come me, alessandrino doc, nato il 25 giugno del 1935 nei caseggiati delle case popolari tra via Piave e via Oberdan, non poteva essere che così!

Calcisticamente mi sono formato altrove ma da ragazzino, tutti noi vivevamo solo per l'Alessandria. Quante partite sono andato a vedere dei Grigi, cercando sempre il modo per... farcela senza avere alcuna possibilità economica! O si scavalcava il muro di cinta, operazione molto pericolosa per ragazzini come noi, oppure ci si affidava al buon cuore di qualche adulto disposto a prenderci per mano facendoci passare per figlio e a quello di un controllore in vena di gentilezze.

In questi ultimi mesi il calcio ha rischiato di scomparire in Alessandria: la crisi economica e sportiva è stata umiliante per chi ama il grigio.

In questa situazione di assoluto disagio ha fatto effetto rendersi conto di quanta indifferenza abbia caratterizzato il comportamento di chi, potendo dare un concreto supporto a una situazione particolarmente critica, si sia girato dall'altra parte, in un silenzio assordante, tanto cieco e insensibile da non comprendere quanto il calcio rappresenti sempre e comunque un fattore di grande importanza nel contesto della nostra città e della nostra provincia: la storia del calcio italiano parla grigio e non tutti ne sono purtroppo consapevoli.

Alessandria e la sua provincia ha dato al calcio (ma non solo, allo sport in generale) un elenco lunghissimo di campioni e campionissimi, così come ha dato all'economia del nostro Paese "marchi" che hanno saputo rendersi famosi in tutto il mondo: da Borsalino a Paglieri, da Mino a Guala. Addirittura un Paglieri e un Guala da ragazzi hanno indossato quella gloriosa maglia grigia e ritengo che ne fossero particolarmente appassionati e orgogliosi. Mi sarei forse aspettato che, come grandi uomini di sport, volessero riavvolgere il film del loro passato, rivedendosi con quella maglia sulle spalle sul terreno del Moccagatta, proponendosi per contribuire a salvarne la storia.

Gianni Rivera e Riccardo Sogliano, gente che da quella maglia è partita in un viaggio nel mondo del calcio che dura da sempre e nel quale sono ancora oggi protagonisti conosciuti e stimati, date il vostro contributo a un'auspicabile rinascita!

Crediamoci, tutti insieme!"

(Palla al Triso)

 

Sheqi ritorna al Castellazzo

  Eno Sheqi, la punta chiamata in estate dall'allora Asca per vestire la maglia numero nove, proventiente dal Castellazzo, torna a vesti...