Lettori fissi

mercoledì 12 giugno 2024

Il nostro calcio: Marco Sartori, mister Casalnoceto

 


Puntata particolare per "Il nostro calcio", oggi siamo in trasferta, a Casalnoceto, in un contesto "nobile", perchè suamo ospiti della Sala Consiliare del Comune, per parlare di un'iniziativa che avrà luogo proprio qui a Casalnoceto, sabato prossimo, 15 giugno. Con noi Marco Sartori, mister della squadra locale, che è uno degli organizzatori dell'appuntamento, insieme all'Amministrazione Comunale e alle Associazioni Allenatori di Calcio delle province di Alessandria, Milano e Pavia. Sabato si terrà la seconda edizione di "FormAzione per allenatori", parlacene Marco.

Un'idea nata due estati fa che siamo riusciti a mettere iniseme e ha portato a Casalnoceto un gruppo di relatori di primissimo livello. E' stata importante la sinergia a cui abbiamo dato vita con le tre associazioni provinciali per creare una manifestazione che sta confermando il proprio successo. L'anno scorso, per la prima edizione abbiamo avuto ben 160 partecipanti, quest'anno abbiamo già prenotazioni per circa 200 persone. Vogliamo offrire più competenza e più formazione agli allenatori. Casalnoceto è "terra di frontiera" tra Alessandria e Pavia e insieme, tra Piemonte e Lombardia, abbiamo trovato amici che hanno condiviso la nostra idea e ci hanno aiutato a metterla in pratica proponendo relatori sempre più importanti e accreditati.

Con questa seconda edizione si tende ad alzare ancora di più l'asticella della qualità!

Camolese, Asta, Vossi, tante figure importanti che parlano di calcio e siamo particolarmente soddisfatti della proposta che arriva da questa seconda esperienza.

Casalnoceto sta dimostrando di essere un territorio che vive di passione per il calcio.

Come società siamo nati dieci anni fa, tra Amatori e Terza Categoria, poi, ormai da sette anni siamo stabilmente in Seconda e quest'anno siamo usciti solamente ai play-off, sfiorando la promozione in Prima, al termine di un'ottima stagione. Quest'anno vediamo: dovremo affrontare qualche valutazione, eventualmente per puntare a un ripescaggio o comunque metterci in condizione di conquistarci la promozione sul campo.

Anche in questo caso si tende ad alzare l'asticella...

Certamente. Anche perchè siamo convinti che anche in una categoria di livello superiore con questo gruppo di ragazzi si possa fare molto bene.

Nel nostro calcio, in quello che si vive nei piccoli centri, è fondamentale un buon rapporto collaborativo con le amministrazioni comunali.

Sicuramente l'Amministrazione Comunale ci ha aiutato, ci aiuta e ci aiuterà. Ha compreso l'importanza che può derivare dal lavoro portato avanti dalla nostra società e quanto il fatto di portare in giro il nome di Casalnoceto possa rappresentare un valore aggiunto per l'intera comunità.

Marco, non ci resta che rinnovare l'invito per sabato!

Casalnoceto è un piccolo paese, posto al confine tra due regioni e ospiterà volentieri tutti gli allenatori che vogliano migliorare la loro formazione, fondamentale per la propria crescita personale.

(Palla al Triso)

Juvecentus: 1986 - Novantesima puntata


 

Gaetano Scirea

Una delle pagine più gloriose e al tempo stesso più amare di tutta la storia della Juve. Al cospetto di liberi quali Beckenbauer, Baresi, Passarella, Tresor, Krol, Gaetano Scirea è forse il migliore in assoluto per la modernità con cui sa interpretare il ruolo: una perfetta sintesi tecnico-tattica tra difesa e attacco. Perentorio e arcigno quando è il momento di alzare le barricate, geometrico, geniale e concreto quando è chiamato ad avanzare e, magari, anche a concludere l'azione. Nato centrocampista, deve forse a questa sua origine la propensione al gioco e non alla distruzione dell'azione avversaria fine a se stessa. Gioca e vive sempre in punta di piedi, senza mai alzare la voce, in perfetta simbiosi con il suo alter ego Zoff. Inscindibili, grandissimi. In campionato gioca 377 partite, vincendo scudetti e coppe. Quando decide di chiudere col calcio giocato passa alla panchina, sempre in armonia con Dino. Insieme guidano la loro Juve. Una trasferta in Polonia: Gay va a visionare gli avversari. Non tornerà più. E quando Ciotti, alla Domenica Sportiva, dà la notizia l'Italia intera piange.

 

LA "STORIA" DEL 1986

E' Platini l'uomo del destino. Prima viene in Italia e contribuisce a rifare grande la Juve e a regalarle quei trionfi europei e mondiali che le erano sempre mancati. Poi, si trasforma in... "boia" delle ultime speranze del grande gruppo bearzottiano, facendo fuori l'Italia dai Mondiali messicani e segnando la fine di un'era di grandi soddisfazioni azzurre. La Juve vince ancora lo scudetto (ma comincerà un periodo di carestia), la Roma la Coppa e Pruzzo torna lider maximo dei realizzatori. In Europa si toccano minimi "qualitativi" storici: fatta eccezione per il Real Madrid, che vince la Coppa Uefa, la Coppa Campioni e la SuperCoppa vanno alla Steaua Bucarest e la Coppa Coppe alla Dinamo Kiev, il cui centravanti Belanov è eletto Pallone d'Oro: sarà una meteora.

(Palla al Triso)


martedì 11 giugno 2024

Mauro Rizzi, se telefonando...

 


"Una telefonata può cambiarti la vita", raccontava una pubblicità di qualche anno fa. E una telefonata la vita l'ha veramente cambiata a Mauro Rizzi. E' arrivata ai primi di febbraio di quest'anno e arrivava dall'Alessandria Calcio. Un'Alessandria in difficoltà che gli chiedeva un aiuto.

E il cuore grigio di Mauro non ha saputo resistere. Si è buttato, a testa bassa, con impegno, con determinazione, per sostenere l'Attività di Base di una società che aveva necessità di avere punti di riferimento solidi e credibili. 

Sono stati cinque mesi intensissimi, con una presenza costante sui mille campi dove i "piccoli orsetti" (come li chiama lui) erano protagonisti. Ha coordinato mister, ha sgridato quando c'era da sgridare e applaudito quando c'era da essere soddisfatti. E c'era sempre, per tutti, anche per genitori insoddisfatti o piccoli calciatori... troppo vivaci.

Giunto al termine della stagione, con l'insicurezza generale che spira sull'ambiente, Mauro saluta la maglia grigia, abbracciando idealmente tutti coloro che sono stati al suo fianco in questa esperienza. "Dispiace per quello che sta succedendo e sarei rimasto molto volentieri, per una questione di cuore, la stessa che mi aveva portato ad accettare l'invito a febbraio. Ma la trasparenza e un progetto certo sono alla base di qualsiasi impegno".

Aveva assicurato che questa sarebbe stata la sua ultima esperienza, ma si sa come vanno le cose, bastano pochi giorni di riposo e il pallone comincia a mancare e si capisce di non poterne fare a meno.

E così, il telefono comincia di nuovo a suonare: dall'altro capo dirigenti di varie società della provincia, che conoscono e apprezzano le qualità e la serietà di Mauro. Asca, Valenzana Mado, Novese, Solero, Felizzano... squillo dopo squillo.

"Proposte interessanti. Difficile una decisione..." 

(Palla al Triso)

Juvecentus: 1985 - Ottantanovesima puntata

 


 

Paolo Rossi

In tutto il mondo è conosciuto come Pablito, retaggio di due mondiali consecutivi giocati in terre di lingua spagnola che lo hanno visto assoluto protagonista. Prima in Argentina nel '78 e poi in Spagna nell'82. Rossi lascia tracce profonde nella storia del calcio. Due esperienze piene di gloria, anche se precedute da momenti non particolarmente felici. A Baires ci arriva dopo una querelle tra Vicenza e Juventus per il suo cartellino (resterà in Veneto dove, dopo essere stato capocannoniere, conoscerà l'onta della retrocessione); quando arriva a Madrid, invece, è reduce da due anni di squalifica a seguito del calcioscommesse, in cui si trova invischiato per ingenuità. In entrambi i casi reagisce alla grande, dimostrando di possedere le stimmate del fuoriclasse. Torna alla Juve, da dove era partito ai tempi della "Primavera", per 83 partite di campionato arricchite di 24 gol. Segna reti importanti, vince scudetti e alza al cielo coppe prestigiose ma il rapporto con la Signora non è mai contrassegnato da slanci entusiastici o da reciproche dimostrazioni di amore. Comunque, un grande.


LA "STORIA" DEL 1985

29 maggio: una data che avrebbe potuto essere la più amata dalle folle juventine, si trasforma nel ricordo più triste e sconvolgente della storia della società bianconera. A Bruxelles, nel piccolo e inadeguato stadio Heysel, si gioca Juve-Liverpool, atto finale di Coppa Campioni. I bianconeri, forti di un Platini ancora Pallone d'Oro e gran goleador, sentono di potercela fare. Succede il finimondo sugli spalti, con morti e feriti, travolti dalla furia di una massa di imbecilli pieni di birra. Si gioca per onor di firma e sarà una vittoria monca. Più bella e felice la finale di Intercontinentale: la Coppa, dopo un'eternità, torna in Europa, torna in Italia. Sul fronte nazionale, peraltro, stanno emergendo forze nuove e inattese: scudetto al Verona, Coppa alla Sampdoria.

(Palla al Triso)



 

 

lunedì 10 giugno 2024

Emilio Colli saluta l'Asca

 


 

In queste settimane una delle società più attive è stata sicuramente l'Asca che, quotidianamente, ha pubblicato immagini di conferme dei tanti calciatori che sono stati protagonisti, nella passata stagione, della brillantissima promozione.

Ancora ieri sono arrivate due conferme: quella di Kevin Vinces e di Pietro Cavallo, mentre uno dei punti di riferimento storici della società gialloblu lascerà il Cattaneo. Paolo Mirone, infatti, non vestirà la maglia Asca nella prossima stagione.

Un altro addio, però, oggi, è stato ufficializzato dalla società alessandrina. Con un comunicato sui social l'Asca ha salutato uno dei pilastri societari degli ultimi anni, Emilio Colli:

"Purtroppo non sempre i post sono di benvenuto o di nuovi ingressi. Da oggi la sua sedia in segreteria sarà vuota, ma più della sedia sarà la sua imponente voce e la sua costante presenza a mancarci. Grazie di tutto Emilio, anche perchè se l'Asca oggi è una delle più interessanti realtà del calcio giovanile alessandrino è anche merito tuo. Con un grande in bocca al lupo per il tuo nuovo incarico, ti auguriamo il meglio e ti regaliamo l'ultimo abbraccio virtuale".

E il vocione di Emilio comincerà a risuonare a Frugarolo...

(Palla al Triso)

 

La siccità sul Moccagatta

 


Nel corso degli ultimi appuntamenti che si sono tenuti sul terreno del Moccagatta nelle settimane appena passate (Festa del Calcio Giovanile, Campioni in Tour...) è stato un continuo ripetersi di elogi per la perfezione del terreno dello stadio, curato alla perfezione dagli addetti e vero tappeto su cui far correre un pallone.

Purtroppo, però, in queste condizioni ideali si teme che possa rimanerci ancora per poco, a causa di due fattori convergenti. Il primo: il caldo che ormai, dopo ancora qualche residuo sprazzo di pioggia, comincerà a farla da padrone. Questo primo motivo, però, sarebbe superabile se non ce ne fosse un secondo, ben più grave. Da questa mattina, infatti, non sarà più possibile procedere a qualsiasi forma di annaffiatura, in quanto i tecnici di Amag Reti Idriche hanno proceduto alla piombatura dei contatori. 

Oltre 15 mila euro di debito accumulato è stato ritenuto non più sostenibile.

E l'agonia continua... Resta la canna del gas...

(Palla al Triso)

"Campioni in Tour": successo della solidarietà

 


Francesco Gullo è stato uno dei protagonisti di "Campioni - Il sogno", difensore del Cervia in quel progetto di squadra allenata da Ciccio Graziani che non conseguì il successo che si credeva potesse avere.

Chiusa quell'esperienza, Gullo ha fatto diverse cose (anche il regista televisivo per programmi per bambini) e oggi è l'anima di "Campioni in Tour", quello che lui afferma essere "il più grande progetto calcistico giovanile del mondo, sviluppato solo ed esclusivamente in stadi di Serie A, B e Lega Pro". 

Il progetto consiste nel dare la possibilità a migliaia di bambini e soprattutto a società dilettantistiche, di giocare all'interno di stadi importanti. Nato da una semplice idea di Francesco Gullo, oggi Campioni in Tour è una realtà unica "e inimitabile", come afferma deciso il promotore dell'attività.

"Campioni in Tour" ha deciso di svolgere il suo percorso sociale attraverso l'acquisto di giocattoli da donare a decine di pediatrie del nostro paese. La scelta è stata conseguenza del fatto che all'interno dei reparti pediatrici giungono in dono giocattoli solamente nei mesi di dicembre e gennaio, in occasione delle ricorrenze natalizie e di fine anno. "Abbiamo deciso di garantire una possibilità più concreta di avere questa disponibilità e lo facciamo raccogliendo i fondi necessari attraverso questi appuntamenti calcistici: in pratica, grazie ai bambini possiamo essere in grado di aiutarne altri!"

"Sabato, il Moccagatta di Alessandria - conferma Gullo, che ringrazia l'assessora Oneto e il Comune - è stato lo splendido teatro di un appuntamento che ha coinvolto tantissimi piccoli campioni, per i quali calpestare il terreno di un campo storico del calcio italiano è stata una gioia immensa. La stessa gioia che proveranno altri bambini, più sfortunati, che sono ricoverati all'Ospedale Infantile, dove, grazie alla generosità di tutti coloro che hanno partecipato alla nostra iniziativa, ho potuto consegnare tantissimi giochi".

(Palla al Triso)


Juvecentus: 1984 - Ottantottesima puntata

 


 

Zbigniew Boniek

L'idolo incontrastato della curva, per il suo coraggio, per la sua irruenza, per la sua generosità. E' il complemento ideale di Platini: tanto il francese è geometrico e raziocinante quanto il rosso polacco è potente e devastante; tanto Michel offre un rendimento regolare e costante quanto Zibì vive di improvvisazioni e di giornate di gloria alternate a prove mediocri. Però è colui che meglio riesce a volare in porta, al termine di uno scatto prodigioso, sui millimetrici lanci dell'asso di Joeuf. Quando parte è un fiume in piena, inafferrabile, in grado di demolire le difese più arroccate e arcigne. Anche la sua lingua è difficile da contenere: è attore di alcune delle polemiche più clamorose; mai banale, superficiale, prevedibile ma sempre leggermente sopra le righe, quasi a reclamare un ruolo di primadonna che, sul campo, Platini a volte gli nega. Di giorno, però. Perchè di notte non ha rivali. Sarà la cornice di pubblico, sarà la presenza delle tivù, fatto sta che nei mercoledì di coppa Zibì riesce a dare il meglio di sè: rosso di sera.

 

LA "STORIA" DEL 1984

Nessuno come Michel Platini. Vince lo scudetto con la Juve (la Coppa, come al solito, alla Roma), è capocannoniere del campionato, vince la Coppa Europa con la Nazionale di Francia, risultando il bomber e il miglior giocatore del torneo, si aggiudica anche il Pallone d'Oro, regala (insieme a Boniek) la Coppa delle Coppe e la SuperCoppa Europea alla Juve. Standing ovation! Le Olimpiadi di Los Angeles, sullo slancio della "Platinimania", le vincono la Francia, con l'Italia quarta. Intanto, in un pomeriggio d'agosto, il San Paolo di Napoli registra il "tutto esaurito" per un fatto eccezionale. Viene presentato ufficialmente l'ultimo acquisto della squadra azzurra, un campione grande, immenso: Diego Armando Maradona.

(Palla al Triso)

 

 

 

 

domenica 9 giugno 2024

Play-off in diretta: com'è finita

 



Finale Prima Categoria: Giornata amara per la Frugarolese, sconfitta per 4 a 1 a Boves. Cuneesi promossi, mentre per gli alessandrini resta aperta (con buone prospettive) la strada dei Ripescaggi.

Aggiornamento Prima Categoria: Partita ripresa e quarto gol del Boves.

Finale Eccellenza: Ciliverghe-Fossano 3-1. Domenica i mister alessandrini Alberto Merlo e Maurizio Ammirata dovranno fare l'impresa sul campo di casa.

Finale Seconda Categoria: Per un solo gol segnato in meno rispetto al San Benigno, la Spinettese sarà costretta a giocare ancora una partita per conquistarsi la promozione in Prima. Domenica con il Riviera d'Orta.

Aggiornamento Seconda Categoria: Spinettese-Pralormo 5-0 (Suverato, Vitale, Reggio)

Aggiornamento Seconda Categoria: Spinettese-Pralormo 4-0

Aggiornamento Eccellenza: Ciliverghe-Fossano 3-1.

Aggiornamento Seconda Categoria: Spinettese-Pralormo 3-0, Beiborg-San Benigno 0-4.

Aggiornamento Prima Categoria: al 30' del secondo tempo, sotto il diluvio, l'arbitro sospende, almeno momentaneamente, la partita sul risultato di 3 a 1 per i cuneesi.

Aggiornamento Prima Categoria: Boves-Frugarolese 3-1.

Aggiornamento Eccellenza: il Fossano accorcia le distanze, 2 a 1.


Giornata di grandi decisioni nel calcio dilettantistico provinciale.

Alla fine dei primi quarantacinque minuti, nel campionato di Eccellenza, la formazione cuneese del Fossano, guidata dalla panchina dalla coppia alessandrina Alberto Merlo-Maurizio Ammirata è sotto di due reti col Ciliverghe, nella gara di andata della finale nazionale.

In Prima Categoria, la Frugarolese di mister Borlini sta perdendo 2 a 0, sotto il diluvio. In questo caso chi vince sale di categoria. Ricordiamo che se al termine dei supplementari si fosse ancora in parità, a decidere sarà la monetina: sorteggio!

In Seconda Categoria la Spinettese, sul neutro di Rocchetta Tanaro, è in vantaggio per 2 a 0, con reti di Tuoro e Vitale. Con il risultato dell'altra sfida del girone tra Beiborg e San Benigno e il San Benigno in vantaggio per 3 a 0, per la Spinettese, se finisse così, ci sarebbe lo spareggio con la seconda dell'altro girone per il terzo posto promozione.

(Palla al Triso)

Calcio Camminato: le date della seconda giornata


 

Se nel... calcio classico ci siamo ormai abituati ai calendari "spezzatino", con giornate di campionato diluite dal venerdì al lunedì per permetterne le diffusioni televisive, anche il Calcio Camminato sta velocemente adeguandosi alle abitudini.

La seconda giornata del campionato per gli Over 50 comincerà martedì 11 giugno e si chiuderà venerdì 14:

11 giugno: Superga Vigevano-Cameri; 12 giugno: Araba Fenice Valle Cervo-Casale 21 e Confarti Gianato-Biellese 1902; 13 giugno: Novara-Valchiusella 1999; 14 giugno: Devils Walkers Borgomanero-Cristo Alessandria.

Inizio invece lunedì 10 giugno e chiusura venerdì 14 per gli Over 60:

10 giugno: Biellese 1902-Confarti Gianato; 11 giugno: Novara-Valchiusella 1999; 12 giugno: Pinerolo Luserna-Gaudenziana Novara; 14 giugno: Torino-Vincenzo Rolando Alessandria; riposa il Devils Walkers Borgomanero.

(Palla al Triso) 

Mirko Ferretti: tre anni ad Alba

  E finalmente, per la prima volta da quando ho cominciato la mia vita da mister, resto fedele per più di una stagione alla stessa panchin...