Lettori fissi

giovedì 20 giugno 2024

Il nostro calcio: Pierpaolo Fracchia, Giudice Sportivo


 

Pierpaolo Fracchia, Giudice Sportivo della FIGC-LND della delegazione provinciale alessandrina, un incarico importante che forse è sempre più difficile da affrontare, considerando le caratteristiche di una società nel suo insieme sempre più turbolenta.

Questo ultimo, in effetti, è stato un anno particolarmente impegnativo, più degli ultimi passati, anche quelli caratterizzati dal Covid. Abbiamo avuto necessità di intervenire pesantemente su alcune situazioni, perchè abbiamo rilevato, purtroppo, alcuni episodi che sono andati oltre le regole del comune buon vivere. Provvedimenti importanti ne abbiamo presi, però, ritengo che il sistema, nel suo insieme, ne esca bene. Quello nostro locale è un sistema che funziona ancora, nel quale rileviamo una presenza importante, costruttiva, costante e collaborativa da parte delle società, dei dirigenti, che consentono a tantissimi ragazzi di praticare il gioco più bello del mondo! In alcune situazioni, purtroppo, si sono verificati alcuni episodi sgradevoli, per i quali siamo stati costretti a intervenire.

Quali sono i protagonisti più pericolosi? I calciatori, i dirigenti o... i genitori?

Per ciascuna categoria sarebbe necessario un approfondimento mirato. Quest'anno abbiamo rilevato qualche problema in più nel settore giovanile scolastico, in quello dei più piccoli, con episodi che hanno riguardato dirigenti o allenatori, mentre per la Terza Categoria ci siamo contenuti in un ambito di "sana agitazione", caratteristica delle dinamiche di questo torneo. Tra i piccoli, invece, qualche intemperanza di troppo da parte di genitori o accompagnatori, che magari non hanno gradito particolari decisioni arbitrali o hanno inveito contro gli avversari. La parte più sana è sicuramente quella dei piccoli calciatori, con episodi negativi più attribuibili al classico "scatto di nervi" che non di voluta scorrettezza. Più fatica faccio a comprendere o giustificare il gesto del dirigente, soprattutto in considerazione del fatto che tra i suoi compiti c'è anche quello dell'educatore e certi comportamenti non si addicono sicuramente al ruolo.

Come funziona il tuo lavoro? La domenica, nel fine settimana, c'è la partita, poi...?

Già la domenica sera abbiamo le prime avvisaglie di alcune problematiche che saremo chiamati ad affrontare. Arrivano le prime indicazioni informali di quanto possa essere successo su qualche campo. Ci troviamo poi, generalmente, il martedì in federazione per esaminare i rapporti di gara, che ormai sono telematici, non più il cartaceo lasciato nella buca delle lettere ma più rapidamente fatti pervenire tramite web. Dalla lettura dei rapporti si assumono le decisioni conseguenti. Da anni ormai svolgo queto compito, prima come aiuto di Valerio Scarrone, presenza storica del panorama alessandrino, ora come Giudice Sportivo. Ora dovrebbe divenire operativa anche una rete collaborativa, di confronto, con i giudici delle altre delegazioni, in modo da poter uniformare la giurisprudenza alle nostre decisioni.

Abbiamo citato Valerio Scarrone, non a caso.

Sì, Valerio ancora oggi rimane un punto di riferimento per quanto ha fatto, per l'enorme esperienza che ha maturato: conosceva il calcio avendolo giocato e ne era padrone di tutte le dinamiche.

La pena maggiore inflitta in questa stagione?

Abbiamo erogato una pena superiore ai 4 anni, in quanto si è verificato un fatto piuttosto grave, sfociato in un'aggressione a un'arbitra e necessariamente, dopo aver assunto tutte le possibili informazioni a corredo del rapporto, abbiamo sanzionato questo grave comportamento.

Un ultimo accenno: omofobia, razzismo, tutte voci divenute consuete negli ultimi anni...

Per fortuna sul nostro territorio quest'anno non abbiamo registrato casi particolari di questo tipo. Il Codice di Giustizia Sportiva, d'altronde, è molto rigido nei confronti di questi comportamenti e commina squalifiche di un minimo di 10 giornate e di fronte a situazioni di questo tipo il Giudice Sportivo non ha margine di decisione, la sua discrezionalità è limitata e non può far altro che applicare le regole fissate.

(Palla al Triso)

Mercato: situazione aggiornata, numero 4

 

(Nella foto da sinistra: patròn Berengan, bomber Sheqi, mister Greco) 

 

Continuano a piovere conferme ma non mancano nemmeno i primi colpi di mercato.

Nella prima categoria, quella delle conferme, val la pena di segnalare quelle di "casa Arquatese": Stefano Sciutto, Gabriel Daglio e Miracle Omosule giocheranno in biancazzurro anche nel prossimo campionato; la Valenzana Mado ha confermato Luca Palazzo e la Capriatese il portierone Riccardo Cipollina. Il colpo, invece, già definito dalle due società, è il passaggio del bomber Eno Sheqi dal Castellazzo all'Asca, un ritorno dopo tanti anni.

Intanto, la neo promossa in Seconda Categoria, Lerma ha definito il proprio organigramma per la stagione che verrà: presidente Giacomo Ameri; vice Enzo Zimbalatti; direttore generale Angelo Filinesi; direttore sportivo Massimiliano D'Este; team manager Fabrizio Barile; dirigenti accompagnatori Mimmo Ciriello e Matteo Mazzarello; responsabili dell'impianto sportivo Andrea Mazzarello e Angelo Filinesi; massaggiatore Giovanni Scivoletto; addetto stampa Mario Bertuccio e allenatore Matteo Sciutto. 

(Palla al Triso)

Juvecentus: 1994 - Novantottesima puntata


 

Marcello Lippi

Il ritorno di Trapattoni si rivela un mezzo fallimento e la società cambia pelle. Per la panchina si punta su un giovane ambizioso e con buone credenziali: arriva da alcune positive esperienze maturate a Bergamo e a Napoli e sembra in possesso delle doti giuste per condurre un gruppo importante. Ma riuscirà Lippi, che non ha mai allenato squadre da primato e ha giocato solo in Samp e Pistoiese a guidare gente come Baggio e Vialli, Ravanelli e Del Piero? Ci riesce, eccome! Dimostra di essere uno splendido stratega, un ottimo psicologo e un grande conoscitore di uomini. Riesce a far convivere fior di campioni, alternandoli addirittura in campo, capisce prima di tutti che i tre punti per la vittoria porteranno a un cambiamento epocale e si inventa il tridente offensivo. Vince tutto e quando, a ogni mercato, gli vendono gli uomini simbolo, lui ne crea immediatamente altri, continuando a vincere, meglio, a stravincere. Non era mai successo che i tifosi della Juve si immedesimassero in maniera così totale col loro mister. Con Lippi lo fanno. Poi le strade si dividono...


LA "STORIA" DEL 1994

In Italia il discorso comincia a farsi monotono: scudetto al Milan, leadership tra i cannonieri per Signori. La Coppa va alla Sampdoria e anche questa non è più una grossa novità. In Europa, questa volta, trionfa il Milan, che fa sua Coppa Campioni e SuperCoppa, facendo passare quasi in secondo piano (colmo della beffa!) la splendida Coppa Uefa conquistata dai concittadini nerazzurri. La Coppa Intercontinentale porterà qualche nube in casa rossonera: la sconfitta col Velez brucia. Il Pallone d'Oro è di Stoichkov (secondo Baggio, terzo Maldini), la follia applicata al calcio. In Usa si giocano i Mondiali. Un'Italia zoppa nel primo turno, inserisce il turbo e dà spettacolo con Nigeria, Spagna e Bulgaria. Finale col Brasile: dal dischetto ci tradiranno Baresi e Baggio, fino ad allora eroi.

(Palla al Triso)



mercoledì 19 giugno 2024

Walking Football: risultati e classifiche 2^ giornata

 


 

E' passata agli archivi anche la seconda giornata dei tornei FIGC riservati alle categorie Over 50 e Over 60 di Walking Football, che ha visto tre vittorie su tre per le squadre della nostra provincia.

Risultati Over 50: Araba Fenice Valle Cervo-Casale 21 3-4; Devils Walkers Borgomanero-Cristo Alessandria 0-2; Novara-Valchiusella 1999 1-0; Superga Vigevano-Cameri Calcio 1-0; Confarti Giabìnato-Biellese 1902 4-5.

Classifica Over 50: Novara, Superga Vigevano, Casale 21 6; Confarti Gianato, Cristo Alessandria, Valchiusella 1999, Biellese 1902 3; Araba Fenice Valle Cervo, Devils Walkers Borgomanero, Cameri Calcio 0.

Prossimo turno: Biellese 1902-Cristo Alessandria; Cameri Calcio-Confarti Gianato; Devils Walkers Borgomanero-Araba Fenice Valle Cervo; Valchiusella 1999-Superga Vigevano; Casale 21-Novara.

Risultati Over 60: Biellese 1902-Confarti Gianato 3-0, Novara-Valchiusella 1999 8-1; Pinerolo Luserna-Gaudenziana Novara 2-1; Torino-Rolando Vincenzo Alessandria 0-1; ha riposato Devils Walkers Borgomanero.

Classifica Over 60: Novara, Vincenzo Rolando Alessandria, Biellese 1902 6; Torino, Pinerolo Luserna 3; Devils Walkers Borgomanero, Confarti Gianato, Gaudenziana Novara, Valchiusella 1999 0.

Prossimo turno: Gaudenziana Novara-Torino; Valchiusella 1999-Pinerolo Luserna; Vincenzo Rolando-Devils Walkers Borgomanero; Confarti Gianato-Novara; riposa: Biellese 1902.

(Palla al Triso)



Nuovo Direttore Generale e... poi si vedrà!

 


15.30, in una sala stampa rovente del Moccagatta ha inizio la conferenza stampa indetta per dare certezze a un ambiente che, fino a oggi, si è nutrito solamente di dubbi, ipotesi, ambiguità. Forse non è stato completato il puzzle ma, andando un po' controcorrente alla tipica mentalità mandrogna, vogliamo essere positivi e guardare al bicchiere mezzo pieno: qualche tassello importante, di quelli che permettono finalmente di intravedere la figura completa, è stato pur messo al suo posto.

Il presidente Andrea Molinaro, pur tradendo a sprazzi tensioni "antiche" e voglia di rivalsa, esordisce garantendo che "oggi siamo qui per rilanciare l'Alessandria Calcio. Il vento è cambiato e, a brevissimo, salderemo gli stipendi ai dipendenti. Di questi ritardi mi assumo le responsabilità e sarò sereno solamente quando avrò risolto questa situazione. Ci siamo andati vicini ma non siamo mai falliti e i Grigi, lo ribadisco con convinzione, siamo noi e lo rimarremo! Oggi rinasce l'Alessandria!"

Come questo sarà possibile lo spiega l'Amministratore Delegato, Giulio Maione, spesso sorridente a voler confermare una ritrovata situazione di tranquillità. "Abbiamo pagato l'inesperienza e a un certo punto ci siamo trovati soli, con l'unico aiuto di alcuni imprenditori alessandrini. Ora, ripartiamo. E lo faremo da un campionato di Serie D "aggressivo". Il nostro nuovo partner è una società inglese che ha nel proprio dna lo sport ed era alla ricerca di una società italiana che garantisse storia e blasone. Ci affiancherà in un progetto a medio/lungo termine, investendo sia sulla prima squadra che sul settore giovanile. I nostri riferimenti saranno Done Mioara e Antonio Caceres e la società è la One Global Sports Investments, una società che investe nel calcio attraverso i fondi. Assumerà il 35% della società e, insieme, ci muoveremo col motto: poche parole e molti fatti!"

La certezza di giornata è stata la presentazione del nuovo Direttore Generale, Gianfranco Multineddu, una carriera costruita partendo dalla Terza Categoria per arrivare fino alla Serie A. Nato a Roma, anche se il nome tradisce origini sarde, il nuovo dirigente grigio confessa "di aver provato brividi all'ingresso in questo stadio. Sono passato da Pescara, Campobasso, Grosseto, Parma, Reggiana, spesso in situazioni difficili ma con costanza e testardaggine ne sono uscito, sempre impostando un buon rapporto con i tifosi e senza mai spaventarmi di fronte alle difficoltà. A Pescara ho creduto in Verratti e ne sono stato premiato, portandolo dalle giovanile a vestire la maglia numero 10 della prima squadra. Fondamentale ritengo che sia la crescita del settore giovanile, convinto del coraggio delle idee."

Fin da domani il neo Direttore Generale procederà a verificare le potenzialità dell'impiantistica, soprattutto in considerazione del fatto del non rinnovato accordo con la Michelin di Spinetta; a valutare le potenzialità del settore giovanile, impegnandosi a valorizzarne i tecnici; a instaurare un contatto empatico con i dipendenti. 

L'incontro si è chiuso con alcune dichiarazioni di un certo spessore: "col passare del tempo venivano sollevati coperchi sopra a pentole da cui uscivano... continue sorprese"; "abbiamo già idee concrete sui nomi del direttore sportivo (un giovane da far crescere) e dell'allenatore, per quanto riguarda i calciatori, faremo le necessarie valutazioni, anche se in generale... non siamo molto soddisfatti dei comportamenti...". Infine, ciliegina sulla torta, "tutti i trofei della storia dei Grigi verranno affidati al Museo Grigio, come riconoscimento verso chi ama questi colori!"

Prossimo appuntamento? "Non c'è una data - garantisce Maione - ma sarà successivamente all'iscrizione al campionato di Serie D: vorrà dire che abbiamo mantenuto le nostre promesse e chiuso il triste capitolo dei debiti!"

(Palla al Triso) 

 



Mercato: situazione aggiornata, numero 3


 

Movimenti societari molto importanti anche a livello di calcio giovanile.

Con la nomina a responsabile e segretario del settore giovanile di Emilio Colli, la Frugarolese ha immediatamente proceduto a definire gli staff del settore e delle varie formazioni. Daniele Costantino rivestirà la carica di coordinatore del settore giovanile; Massimo Olivieri sarà il preparatore atletico; Manuel Pergolini il preparatore tecnico; Paolo Gandini il preparatore dei portieri.

Alla guida degli Allievi 2008 - Under 17 ci sarà Nello Di Rubba, coadiuvato da Manuel Pergolini, seguiti da Claudio Gualco e Roberto Nari in qualità di dirigenti; gli Allievi 2009 - Under 16, saranno guidati da Roberto Moiso, con Francesco Giordano e Andrea Agoglio dirigenti; i Giovanissimi 2010 - Under 15 saranno allenati da Emiliano Garbarino, con Marco Cellerino come vice e Giuseppe Sorrentino da dirigente; infine i Giovanissimi 2011 - Under 14, allenati da Giacomo Salvia, avranno Christian Sartoretto come dirigente.

Fervente attività anche in casa Aurora Canottieri. Dal 1° luglio, sui campi di Via San Giovanni Bosco, ogni pomeriggio, dalle 16 alle 19, si terranno allenamenti e "provini" per predisporre le formazioni Allievi, Giovanissimi, Esordienti, Pulcini, Primi Calci e Piccoli Amici per la stagione 2024-25.

A Quattordio, la "nuova" Solero Quattordio, nata dalla fusione tra Solero e Olimpia Solero Quattordio, e forte del sostegno dell'Academy Torino, aprirà i cancelli venerdì 21 giugno, alle ore 17.30, per l'Open-Day, per i nati dal 2012 al 2019. Esperienza che verrà ripetuta il 29 giugno, alle ore 10, sul campo sportivo di Solero, per i nati dal 2007 al 2019. Ultimo appuntamento programmato per il 6 luglio, alle ore 10, sul campo di Incisa Scapaccino, sempre per i nati dal 2007 al 2019. 

(Palla al Triso)

Juvecentus: 1993 - Novantasettesima puntata


 

Gianluca Vialli

Sembra scritto nel destino che debba arrivare a vestire quella maglia bianconera. Già da ragazzino il matrimonio "s'avea da fare", poi salta: Mantovani lo porta a Genova, per formare una coppia da favola con Mancini e per far entrare la Sampdoria nel novero delle grandi. E' per anni uno dei migliori giocatori d'Italia, uno dei più richiesti in sede di mercato (ma Mantovani non lo molla mai) e uno dei più amati dai giornalisti per quella sua capacità di fornire sempre notizie da prima pagina, titoli eclatanti, scoop clamorosi. Intelligente e capace di costruirsi addosso un personaggio, ha saputo dimostrare di meritare le prime pagine anche come calciatore, trascinando la Samp e l'Italia. Salvo quando, in Nazionale, entra in rotta di collisione prima con Vicini e poi con Sacchi. Quando ormai sembra impossiile, il sogno si avvera: Vialli alla Juve. Comincia così così, finisce alzando la Coppa dei Campioni da leader indiscusso della squadra. Ma è l'era dei computer e dei bilanci, non c'è posto per i sentimenti: arriva un'offerta dall'Inghilterra e va al Chelsea.

 

LA "STORIA" DEL 1993

Il fantastico "airone olandese" Van Basten entra presto in bacino di carenaggio, come pure Gullit (a fine torneo conteranno solamente 15 presenze a testa) ma Capello, grazie a una squadra di veri campioni (Maldini, Albertini, Baresi, Rijkaard, Massaro, Donadoni...), non può fare a meno di confermarsi mister scudetto. Signori è primo tra i bomber, mentre il Toro si aggiudica la Coppa Italia. Purtroppo il Milan, pur fantastico anche in Coppa Campioni, "cicca" la finalissima con Marsiglia e lascia il trofeo ai francesi. Non sbagliano, invece, Parma e Juve. I ducali sbaragliano il campo in Coppa Coppe e fanno propria anche la SuperCoppa. I bianconeri, invece, trascinati dal Pallone d'Oro Roby Baggio, si impongono in Coppa Uefa.

(Palla al Triso)


 

martedì 18 giugno 2024

Il calcio, un gioco da ragazzi!


 

Sono certo che l'amico Luca Battiloro mi consentirà... il plagio, ma riporto in toto un post che lui, a nome della sua azienda, la Securitydirect.it, ha pubblicato sul web, perchè ne condivido al mille per cento i contenuti.

"Lo sport può salvare la vita e lo può fare in così tanti modi che è difficile anche immaginarli tutti. 'Campioni in tour' è il progetto promosso da Francesco Gullo che fa proprio questo: tramite il calcio giovanile, raccoglie fondi per gli ospedali pediatrici. I nostri piccoli 'orsacchiotti' (delle giovanili dell'Alessandria) hanno vinto le fasi preliminari del torneo e nel prossimo fine settimana andranno a Rimini per disputare la finale! Il ricavato delle partite che si giocheranno verrà devoluto all'ospedale pediatrico di Rimini. Questo progetto ha un duplice valore positivo: fa giocare i ragazzi, li fa divertire mettendoli in competizione l'uno con l'altro; nel mentre aiuta quei bambini che quelle partite non le possono giocare perchè fermi in un letto d'ospedale. Non possiamo che tifare per i nostri ragazzi dell'Alessandria 2012, che possano tornare vincitori, ma allo stesso tempo tifiamo per tutti quei bambini che oggi non possono indossare una maglia, con l'augurio che presto saranno loro a fare gol: sul campo e nella vita."

Comunque vada, sarà un successo!

(Palla al Triso)

Mercato: situazione aggiornata, numero 2


 

Finita la fase del calcio giocato, la palla passa idealmente al "calcio parlato" e a tutti quei movimenti di mercato che sono alla base di una stagione 2024-25 che prenderà sostanza a partire dal prossimo 1° luglio ma che, in effetti, sta già muovendo passi importanti in questa metà di giugno.

Per il momento, non potendo ufficializzare movimenti che non siano conferme di posizioni già nero su bianco nell'anno scorso, si parla solo di voci, anche se per alcune, ormai, si tratta di voci ben concrete, sia per quanto riguarda calciatori che per allenatori. Anzi, soprattutto per questi ultimi le certezze sembrano essere solide, in quanto la scelta dell'allenatore è poi propedeutica alla costruzione della squadra.

E dunque, classificandole sempre sotto la casella del Monopoli della "possibilità" o della "probabilità", ecco che sulla panchina del Monferrato, a San Salvatore, dovrebbe fare il suo ritorno Carmelo Schiavone, a Castel d'Annone arriverebbe dalla vicino Solero, Marco Usai, sostituito in granata da Fabrizio Gentile. A Spinetta, dopo la conquista della Prima Categoria, pare che Samir Ajjor, nelle settimane passate considerato in uscita, stia invece risalendo la corrente verso una possibile conferma. A guidare un'ambiziosa Junior Asca in Seconda Categoria potrebbe essere Luca Goretta, fresco di positiva esperienza sulla panchina di un'Europa Bevingros dal futuro da decifrare.

Per quanto riguarda i calciatori, prime conferme ad Arquata, dove vesteranno ancora il biancazzurro Giorgio Merlano, Paolo Trapasso e Tommaso Firpo, mentre Andrea Massaro sarà ancora punto di riferimento nell'Asca di Promozione. Sempre in casa gialloblu è dato per certo l'arrivo dal Felizzano (che ne ha autorizzato il passaggio) dell'esterno mancino, classe 2006, Gabriele Botto.

Sarà, come sempre, un'estate calda.

(Palla al Triso)

Juvecentus 1992 - Novantaseiesima puntata


 

Giancarlo Marocchi

Non è solo un titolo buono per un film, a volte succede davvero, capita che... la classe operaia vada in paradiso! E' il caso di "Ciccio" Marocchi, non una stella cui tutto sia dovuto in virtù di doti tecniche inarrivabili, ma un onesto, concreto lavoratore in grado di ritagliarsi spazi sempre più importanti, all'interno della squadra, per il proprio impegno, per la gioia di vivere questa avventura bianconera senza risparmiare energie, per l'orgoglio di essere un giocatore della Juventus. Addirittura il capitano. Di figure come quella di Marocchi la Juve è piena: uomini veri, generosi, magari non abituati ad apparire nei titoloni dei giornali ma fondamentali per costruire delle squadre vincenti. Lui ha fatto parte tanto della Juve che non riusciva più a emergere, quanto di quella che è tornata a far man bassa di trionfi in Italia, in Europa, nel mondo. Sempre un po' defilato ma sempre concretamente presente. Per chiudere una carriera fantastica è tornato al Bologna, da dove era partito per spiccare il salto verso la gloria bianconera. Mitico "Ciccio"!

 

LA "STORIA" DEL 1992

Al Milan arriva Fabio Capello, da molti definito yesman del dottor Berlusconi. Comincerà a vincere scudetti a raffica, dimostrando di avere quello stesso carattere, quella stessa grinta, quella stessa predestinazione alla vittoria che ne avevano contraddistinto anche la carriera di grande calciatore. Può ancora contare appieno sul miglior Van Basten, non frenato dalle caviglie di cristallo e in grado di mettere dentro 25 reti personali (che gli valgono primato tra i cannonieri e Pallone d'Oro). La Coppa Italia va all'emergente Parma, forza nuova del calcio italiano. La Coppa Europa viene vinta dalla Danimarca. Già in ferie, i giocatori danesi vengono richiamati per sostituire la Jugoslavia, radiata dall'Uefa. Sono tanto poco allenati da vincere la Coppa! Barcellona ospita le Olimpiadi: vince la Spagna.

(Palla al Triso)


 

lunedì 17 giugno 2024

Tre anni: la distanza tra il sogno e l'incubo


 

Tre anni fa. Sembra un secolo.

Era il 17 giugno, proprio come oggi, e l'aria che soffiava sul Moccagatta era un'aria ben diversa da quella che spira oggi. Era aria sospesa, in attesa, piena di speranza.

Era da 46 anni che attendeva e il giorno poteva essere quello.

Sul terreno del Mocca scendono i Grigi e il Padova, per l'ultima recita, per l'ultimo atto. Oggi sarà la gioia immensa, scatenata, oppure l'ennesimo boccone amaro.

Arriva il fischio finale dei novanta minuti. E' ancora 0 a 0, non basta, si deve andare avanti. Altri 30 minuti di supplementari. Ancora una volta non basta. Lo stadio si ferma, la città si ferma, il tempo si ferma.

Si va ai rigori, la più estenuante, snervante, crudele delle torture!

Sotto la Gradinata Nord, dove il tifo grigio ribolle, soffre, trattiene il respiro.

Comincia il Padova: 
Ronaldo, gol;
Bruccini, Dini non para: 1 a 1;
Paponi, gol, veneti in vantaggio 2 a 1;
Stanco non sbaglia, 2 a 2;
sul dischetto Curcio, rete, 3 a 2;
tira Eusepi, palla in rete, sempre pari, 3 a 3;
Rossettini per il Padova, gol, 4 a 3;
palla pesantissima per Giorno, che non sbaglia, pari e si va all'ultimo rigore;
va Gasbarro e il pallone, sospinto dal fiato di tutto il Mocca, si perde fuori dai pali, alla sinistra di Pisseri;
mamma mia! nessuno vorrebbe essere al posto di Rubin, chiamato a calciare l'ultimo rigore grigio: Dini va a sinistra, la palla a destra: Grigi in B dopo 46 anni e, ora, tutti vorrbbero essere Rubin, tutti sono Rubin!

Il Paradiso non può più attendere e i Grigi ci sono tornati, dopo tanto, troppo tempo!

Sono passati tre anni da allora. Abbiamo vissuto un sogno e il risveglio è stato brusco, doloroso. 

Ci resta solamente un ricordo stupendo e non ci resta altro da fare che attendere di capire quale potrà essere il nostro futuro...

(Palla al Triso)


Il calcio va in vacanza!

 


 

Con la sofferta ma meritatissima promozione in Prima Categoria della Spinettese, maturata ieri pomeriggio a Novara, nell'ultima fatica stagionale contro il Riviera d'Orta, si è conclusa la stagione 2023-24 e si può finalmente fare il punto su quanto successo e inserire nel puzzle della prossima stagione anche gli ultimi tasselli, in attesa ovviamente di quanto potrà ancora succedere nel corso dell'estate con ripescaggi, abbandoni, ritorni o nuove iscrizioni.

Messe in archivio in Eccellenza le promozioni di Saluzzo e Fossano, si può presumere che ripartiranno dal via Acqui e Valenzana, mentre ci si chiede con qualche apprensione quale potrà essere il futuro della (cosiddetta) Luese Cristo Alessandria, sospesa fra cambi di nome e di territori. Benvenuta invece l'Ovadese di mister Carosio, dominatrice della passata Promozione.

In Promozione promossa proprio l'Ovadese e retrocesso il Felizzano, ci riproveranno Arquatese, Gaviese, Castellazzo e Novese, accompagnate dalla rientrante Asca.

La società alessandrina ha "stritolato" l'ultimo torneo di Prima Categoria, che ripartirà con Frugarolese, Capriatese, Sale, Fortitudo, Europa Bevingros, Monferrato, Fulvius, Atletico Acqui, Aurora Canottieri, cui si aggiunge il retrocesso Felizzano e le neo promosse Solero, Viguzzolese e Spinettese.

Seconda Categoria che accoglie le retrocesse dalla Prima, Tassarolo e Cassano, e le neo promosse Lerma e Pro Molare, e vedrà al via Casalnoceto, Castelnovese, Quargnento, Boschese, Libarna, Pozzolese e Junior Asca.

Infine la Terza Categoria, dove scendono Cassine e Vignolese e trovano Alessandria Lions, Valmadonna, Atletico Fraschetta, Deportivo Bistagno, Bergamasco, Luese Cuccaro, Bistagno Valle Bormida, Don Bosco Alessandria, Castelletto, Fortuna Melior, Aurora Pontecurone, Garbagna, Castelpiovera, Merella, Roccagrimalda, Villaromagnano, Tiger Novi e Cabella.

Questo il possibile quadro, come detto salvo sconvolgimenti estivi!

(Palla al Triso)

Juvecentus: 1991 - Novantacinquesima puntata

 

 


 

Roberto Baggio

Un alternarsi continuo di favole a lieto fine e di racconti del terrore, tutto quello che può succedere, nel bene e nel male, condensato in una sola persona. A soli sedici anni è già considerato un fenomeno, le più grandi società se lo contendono a suon di miliardi, il futuro è roseo. Un infortunio grave, molto grave, lo fa piombare nel buio più totale, quasi dimenticato. Nessuno più crede in lui. Ma è grande e riesce a tornare a dimostrarlo: nella Fiorentina fa miracoli. Sono tutti di nuovo su di lui. Arriva la Juve e, in un clima da guerra civile, veste il bianconero. Trascina i torinesi e si aggiudica il Pallone d'Oro. Gioca dei Mondiali da favola (Usa '94), guidando gli azzurri al posto d'onore. Il nuovo crack: questa volta tecnico, non fisico. Sembra un ninnolo inutile: la Juve lo cede al Milan e "Codino" alterna cose buone a lunghi momenti di apatia. Poi Bologna crede ancora in lui. E' impossibile che resti fuori dal giro: Baggio ha sempre dimostrato di essere un grande, tecnicamente delizioso, concreto sotto rete. Ha solo bisogno di sentirsi amato.


LA "STORIA" DEL 1991

Il presidente Mantovani realizza il suo personale miracolo. Ha saputo resistere alle mille tentazioni che gli arrivavano un po' da tutte le parti e si è tenuti ben stretti i suoi gioielli, Vialli e Mancini ma anche Pagliuca e Mannini, Vierchowod e Lombardo, ed è stato premiato. La Sampdoria, che prima del suo avvento alla presidenza viveva... in ascensore tra la A e la B, è campione d'Italia, con Gianluca Vialli re dei bomber. La Coppa va alla Roma, mentre i nerazzurri milanesi si aggiudicano la Coppa Uefa e il Torino la Mitropa. Jean Pierre Papin riporta in Francia il Pallone d'Oro, dando l'illusione di aver forse trovato l'erede di roi Michel. Platini era un'altra cosa! La Coppa dei Campioni è appannaggio della Stella Rossa: le stelle slave andranno a rinforzare le squadre di mezza Europa.

(Palla al Triso)


 

domenica 16 giugno 2024

Il calcio provinciale di questa domenica - Aggiornamento 6

 


 

Aggiornamento 6: Rigori d'oro! 5 su 5 per la Spinettese, il Riviera d'Orta ne sbaglia uno e gli alessandrini salgono in Prima!

Aggiornamento 5: Proprio non vuole finire mai questa sfida! Per la terza volta il Riviera d'Orta aggancia il pari! 3 a 3 al 5' del secondo supplementare.

Aggiornamento 4: Al 10' del primo tempo supplementare, ancora Tuoro, con una punizione calciata in maniera fantastica, riporta in vantaggio la Spinettese!

Aggiornamento 3: E' riuscito il miracolo alla coppia Merlo-Ammirata! Sconfitti all'andata dal Ciliverghe per 3 a 1, i tecnici alessandrini hanno portato il Fossano alla rimonta, 3 a 0 e Serie D conquistata! A Novara, invece, serviranno ancora trenta minuti di supplementari per decidere chi tra Spinettese e Riviera d'Orta salirà in Prima Categoria.

Aggiornamento 2: Notizie dai campi. A Novara, Tuoro ha subito riportato in vantaggio la Spinettese, ma su rigore il Riviera ha immediatamente riequilibrato il punteggio: 2 a 2. A Fossano, invece, nei primi minuti della ripresa una rete di Alfiero e un'autorete hanno "ribaltato" la situazione: il 3 a 0 di oggi rimedia l'1 a 3 dell'andata!

Aggiornamento: Alla fine dei primi quarantacinque minuti la Spinettese, priva di capitan Demarte e bomber Vitale, squalificati, era passata in vantaggio, con rete segnata al 38' da Suverato ma al 42' il Riviera d'Orta è arrivato al pareggio. 1 a 1. A Fossano, invece, proprio al 45' De Souza ha portato in vantaggio i padroni di casa, aprendo alla speranza di un recupero!

 

Due impegni calcistici interessano (più o meno) da vicino la nostra provincia.

Alle 16 avranno inizio due partite fondamentali per l'esito della stagione: il Fossano, in Eccellenza, anche se l'interesse degli sportivi alessandrini si collega unicamente al fatto che a guidare la formazione cuneese siano Alberto Merlo e Maurizio Ammirata, alessandrini d.o.c., affronta in una difficilissima gara di ritorno i bresciani del Ciliverghe, nel tentativo di ribaltare l'1 a 3 dell'andata; nella finale play-off di Seconda Categoria, invece, la Spinettese dovrà vedersela con il Riviera d'Orta sul campo neutro (fino a un certo punto!) di Novara.

Auguri mandrogni!

(Palla al Triso)

Allenatori a Casalnoceto: che giornata!

 


La Sala Convegni invasa da una marea interessata e attenta di partecipanti, il campo sportivo preso d'assedio per poter apprendere in maniera diretta le indicazioni e i consigli offerti da relatori di altissimo livello qualitativo: si può affermare con convinta certezza che la seconda edizione di "FormAzione degli allenatori" sia stata un assoluto successo.

Organizzata dalle Associazioni Provinciali dell'AIAC di Alessandria, Milano e Pavia, sotto la regia attenta e perfettamente coordinata dai padroni di casa di Casalnoceto (sia l'Asd Casalnoceto che l'Amministrazione Comunale) anche in questa seconda esperienza si è puntato con decisione a selezionare una platea di relatori di "prima gamma", offrendo la possibilità ai partecipanti di poter assumere una serie di conoscenze tecniche, tattiche e comportamentali che saranno sicuramente di estrema importanza nella quotidianità del loro quotidiano impegno. Interessante anche la presenza dello stand di Taktifol Italia di Paolo De Pace, propositore di utili "attrezzi" che possono aiutare i mister nella loro attività.

Con il sottotitolo di "Le nuove frontiere del calcio moderno" la giornata si è divisa in due parti chiaramente distinte: una mattinata passata sul campo, a vivere l'aspetto tecnico concreto e una pomeridiana vissuta in aula, attenti a parole e immagini video.

Dopo il saluto delle massime autorità provinciali di Alessandria e Pavia, i presidenti Enrico Bussalino e Giovanni Palli, dei presidenti delle sezioni provinciali dell'AIAC, il pavese Diego Fabbri, il milanese Stefano Milanesi e l'alessandrino Mirko Russo e del "padrone di casa" Marco Sartori, mister del Casalnoceto, il campo è divenuto l'unico protagonista.

Ha iniziato il professor Armando Caligaris (preparatore atletico del Genoa), apprezzatissimo nella sua relazione sul "Potenziamento degli stati attentivi del calciatore"; si è poi proseguito con Gianluca Polistina (collaboratore tecnico del Monza), che ha trattato "Il significato della tecnica e la sua sinergia"; è stato quindi il momento di Gigi Ragno (preparatore dei portieri del Milan), chiamato a trattare un tema particolarmente attuale come "Il portiere primo attaccante"; poi ancora Giancarlo Camolese (Allenatore Uefa Pro e Vicepresidente nazionale AIAC), che ha giocato con i rondos e i giochi di posizione; chiudendo la prima parte con Antonino Asta (Allenatore Uefa Pro e Consigliere Nazionale AIAC), che ha trattato "La didattica dell'1 contro 1 difensivo".

Dopo la pausa pranzo, egregiamente curata dallo staff organizzativo, è partita la fase d'aula, dove alcuni docenti già protagonisti del mattino hanno proposto nuovi documenti ed esercitazioni, aiutandosi con immagini e filmati. Ancora Caligaris si è chiesto se "Siamo sicuri che lo sport faccia sempre bene?", parlando del "rischio" genitori, della pericolosa disaffezione dei ragazzi, dell'importanza, a volte di saper dire un no e di come sia fondamentale... ridare la gioia di giocare a calcio. Interessante l'intervento dell'avvocato Pierluigi Vossi (Vicepresidente AIAC), sull'Istruttore di calcio a tutela dei minori, tema di attualità a seguito dell'introduzione della nuova legge sullo sport. A lui hanno fatto seguito Polistina, che ha tracciato concetti importanti sull'importanza di un confronto che porti a una crescita e Camolese che parlando dei "Mezzi di allenamento" ha approfondito l'importanza del "giocare sudando la maglia" e "andare in campo sempre per migliorare".

La soddisfazione totale espressa dai partecipanti a fine giornata ha rappresentato la soddisfazione maggiore per gli organizzatori che hanno immediatamente sollecitato tutti a già inserire in agenda l'appuntamento per la terza edizione nel giugno 2025!

(Palla al Triso)

Juvecentus: 1990 - Novantaquattresima puntata


 

Salvatore Schillaci

Meglio vivere sempre in una posizione un po' defilata, lontani dai clamori e dalle luci della ribalta ma sicuri di raggiungere obiettivi importanti, oppure condensare la propria esistenza in un flash abbacinante, travolgente, effimero? Per Totò Schillaci il dubbio non si pone. Arrivato tardi agli onori delle prime pagine, dopo una giovinezza consumata sui campi caldi del sud, nel luglio del 1990, in occasione dei Mondiali italiani, vive e ci fa vivere una serie breve ma entusiasmante di... notti magiche! Chiamato a guidare l'attacco azzurro, colpisce senza pietà. Austria, Eire, Uruguay, Inghilterra sono ai suoi piedi: è il re dei bomber e i suoi occhi spiritati, quasi increduli, un po' folli, sono il simbolo di Italia '90. Quindici giorni da favola: da Roma a Rio de Janeiro, da Londra a Pechino, da Città del Capo a Helsinki, il più famoso è lui. Poi, improvviso, l'oblio. Non risce a reggere il peso di tanta popolarità, perde il senso della misura, è incapace di mantenersi a quei livelli. Emigra in Giappone, sgravato dalle tensioni e dai pesi di un calcio esasperato. Re per una notte!

 

LA "STORIA" DEL 1990

Lo ribadiamo, è l'anno delle magie e degli occhi stralunati di Totò Schillaci. I Mondiali italiani vedono la squadra azzurra cedere solo alla cattiva sorte. Arriverà terza, divertendo ed esaltando i tifosi. Vincono i tedeschi ma sarà l'unica cosa che lasceremo loro. Beh, il Pallone d'Oro va a Mathhaus, ma grazie alla maglia dei nerazzurri di Milano. Il Milan rivince Coppa Campioni, SuperCoppa e Intercontinentale. La Sampdoria fa sua la Coppa delle Coppe. La Juventus, in una finale tutta italiana con la Fiorentina, trionfa in Coppa Uefa. Addirittura, il Bari si aggiudica la Mitropa Cup. Su tutte le coppe sventola il tricolore! Tra i patrii confini, intanto, il Napoli vince il suo secondo scudetto, Van Basten il suo primo titolo di cannoniere e la Juve la sua ottava Coppa Italia.

(Palla al Triso)



 

sabato 15 giugno 2024

Calcio Camminato: Alessandria vince

 


Due importanti successi per le squadre alessandrine partecipanti ai campionati FIGC di Calcio Camminato.

Nella categoria Over 50 il Cristo Alessandria ha brillantemente superato, in trasferta, per 2 a 0 i Devils Walkers Borgomanero, conquistando i primi storici tre punti della propria storia.

Tra gli Over 60, invece, grazie a una rete messa a segno in una fase di gioco in inferiorità numerica da Maestri, il Vincenzo Rolando Alessandria ha espugnato il campo del Torino e continua il proprio percorso a punteggio pieno.

Tra quindici giorni si giocherà la terza giornata, che sarà l'ultima prima dello stop estivo. Si riprenderà poi il 1° settembre, il Cristo Alessandria in casa della Biellese 1902, mentre il Vincenzo Rolando Alessandria ospiterà i Devils Walkers Borgomanero.

(Palla al Triso)

venerdì 14 giugno 2024

Juvecentus: 1989 - Novantatreesima puntata


 

Michael Laudrup

Se il calcio fosse una scienza esatta, per cui uno ottiene risultati in base alle potenzialità e alle doti di cui dispone, questo pallido "prence" danese sarebbe sicuramente stato uno dei più grandi giocatori mai visti all'opera nel mondo intero. Una classe sopraffina, una visione di gioco degna dei più illuminati playmaker, due piedi capaci di disegnare meraviglie, su un fisico che, al di là delle apparenze, può assicurare buona resistenza e discreta potenza. Peccato che sia sempre rimasto un bocciolo, pur splendido, pur gradevole, ma mai fiorito compiutamente. Un "vorrei ma non posso" a volte persino irritante, per l'evidente spreco di potenzialità inespresse. Da un giocatore in grado di effettuare giocate quali quella del gol del pareggio con l'Argentinos Juniors a Tokyo, perla squisita ed esaltante, si può e si deve esigere molto di più. Gira il mondo, chiamato a dare spettacolo sui palcoscenici più famosi: Madrid, Barcellona, Amsterdam, fino al Giappone. Con quell'aspetto sempre giovanile, sembra ancora un ragazzino sul punto di esplodere. Una splendida crisalide...

 

LA "STORIA" DEL 1989

Chi non è milanese si diverte poco. Il titolo di campione d'Italia va ai nerazzurri, che sembravano scomparsi e invece, passati nelle sapienti mani di Trapattoni, vincono con punteggio record e piazzano Serena sul trono dei bomber. Il Pallone d'Oro è ancora una questione tutta milanista con, nell'ordine: Van Basten, Baresi e Rijkaard. Proprio il Milan, infatti, domina nelle coppe. Sono sue la Coppa Campioni, la SuperCoppa e l'Intercontinentale. Cosa resta? La Coppa Italia, che ormai la Sampdoria fa sua un anno sì e l'altro anche; la Coppa Uefa, che Maradona regala al suo Napoli, incredibilmente vincente anche in Europa; la Coppa delle Coppe, che va al Barcellona. Retrocede il Torino, mentre l'Atalanta entra per la prima volta in Europa.

(Palla al Triso)



Juvecentus: 1988 - Novantaduesima puntata


 

Stefano Tacconi

Arriva alla Juventus per raccogliere l'eredità di Dino Zoff: un macigno capace di schiacciare chiunque. Come si può pensare che esista qualcuno in grado di prendere il posto del più grande, di chi per una decina d'anni è stato il punto fermo della squadra, di un uomo che senza bisogno di parlare riusciva a guidare, dall'alto di un carisma eccezionale, campioni di prima grandezza. Eppure esiste: è Stefano Tacconi, perugino dal carattere frizzante, dalla lingua lunga e affilata, dal modo di fare un po' guascone, un po' sbruffone, un po' serio, a seconda delle esigenze di copione. Sia fisicamente che psicologicamente regge l'urto alla grande, divenendo un simbolo di un gruppo ancora vincente. Zoff può godersi la meritata pensione, la porta juventina è passata in ottime mani, magari un po' folli ma capaci di dare comunque tranquillità e sicurezza. E' un trascinatore, Capitan Fracassa, che non conosce mezze misure, che odia il normale. Arriva persino a girare un film sulla storia della sua vita (neanche a lui, d'altronde, mancano i numeri per l'Oscar!). Un uomo da copertina, un  numero uno!


LA "STORIA" DEL 1988

In forme diversificate ma è il trionfo dell'Olanda. Gli Orange vincono la Coppa Europa, dominando il torneo con un gioco spettacolare e concreto al tempo stesso. Il PSV di Eindhoven vince la Coppa Campioni e tre giocatori olandesi occupano il podio del Pallone d'Oro: Van Basten, Gullit e Rijkaard. Che, guarda caso, sono i tre trascinatori del super Milan di Sacchi che trionfa nel campionato italiano. Le briciole della stagione vengono lasciate alla sempre più sorprendente Sampdoria che, con l'entusiasmo dei suoi "gemelli" Vialli e Mancini, vince ancora in Coppa Italia; al divino Maradona, tiratore scelto del campionato e all'Urss, che si aggiudica il titolo di campione olimpico di Seul. Il campionato 1988-89, intanto, sarà a diciotto squadre.

(Palla al Triso)


giovedì 13 giugno 2024

L'Asca progetta il futuro

 


(Nella foto: il prossimo consiglio direttivo)

Mentre il calcio ai massimi livelli in città sembra dibattersi in un vortice impazzito c'è anche chi riesce a guardare avanti e a progettare in maniera seria il futuro.

Siamo a metà giugno è in casa Asca sembra che le idee siano decisamente già molto chiare. Il futuro è già adesso e Berengan e compagni stanno definendo con lungimiranza, attenzione e chiarezza i percorsi da seguire nella prossima stagione 2024-25.

In un incontro aperto a tutto il "mondo Asca" (giocatori, dirigenti, allenatori, genitori e tifosi) sono state presentate le linee guida che caratterizzeranno l'attività dei prossimi mesi. Si è partiti dalla organizzazione societaria, con la definizione dei compiti e delle competenze: quattro punti di riferimento importanti saranno rappresentati dai componenti del Consiglio Direttivo. A cominciare da Walter Berengan, a cui sarà chiesto di gestire la logistica e l'organizzazione dei campi; per continuare con Rocco Dinisi, che avrà il compito di controllo sul bilancio; con Lorenzo Mandrino, cui sarà demandata la gestione sportiva; con Mattia Tallarico, che gestirà i rapporti con gli sponsor e quelli con la prima squadra.

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, conferma in blocco per il trio che nella passata stagione ha guidato la formazione gialloblu a trionfare nel campionato di Prima Categoria: Mattia Greco, Davide Balduzzi e Claudio Mutti, guideranno la squadra anche nel prossimo torneo di Promozione.

Passando al settore giovanile, che continuerà con l'interessante rapporto di collaborazione col Monza, il coordinatore Claudio Calmini ha portato il saluto di benvenuto della società ai nuovi innesti già definiti: Alessandro Davite, direttore tecnico e mister della Juniores; Alessandro Tosetti, responsabile dei preparatori dei portieri; Mauro Rizzi, responsabile dell'Attività di Base; Andrea Demarchi, massaggiatore.

Nei prossimi giorni, intanto, verrà comunicato il nome del nuovo responsabile della segreteria, chiamato a sostituire Emilio Colli, mentre con altrettanta tempestività e concretezza si sta predisponendo il futuro dell'"altra" Asca, quella Junior Asca che si accinge ad affrontare il campionato di Seconda Categoria con dichiarate ambizioni di far bene.

(Palla al Triso)



Derby in vista? Mah!


 

Quella dell'Alessandria Calcio è una storia (triste) che corre parallela rispetto al progetto che ha intenzione di portare avanti Marco Palmiere, presidente (a oggi) della Luese Cristo Alessandria. Il dirigente torinese vuole venire a fare calcio in Alessandria e lo farebbe con l'ex Luese, che lascerebbe per strada il vecchio nome (ed era ora!) per ribattezzarsi "Città di Alessandria" e proporsi come squadra di riferimento per la città.

Chi, sulle macerie del passato, vorrà costruire altro, libero di farlo, ma sarà antagonista.

Palmiere avrebbe già messo a fuoco tutti i tasselli del suo mosaico: Davide Lanzafame allenatore, Fabio Paschetta direttore sportivo e, soprattutto, un budget dichiarato pari al doppio di quello della media delle squadre iscritte alla categoria.

Intanto, lasciando il mondo dei sogni (che in questa città hanno la tendenza a trasformarsi rapidamente in incubi...) per tornare alla realtà, val la pena di accennare al fatto che la Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale ha irrogato nuove sanzioni nei confronti dei Grigi: ulteriore inibizione ad Andrea Molinaro, altri due punti di penalizzazione in classifica per la società (che vanno ad assommarsi ai precedenti per un totale di 8), da scontare nel primo campionato utile a decorrere dalla prossima stagione sportiva e ammenda pecuniaria rilevante (tanto ne abbiamo tanti!).

E mentre anche la Juve Next Gen decide di abbandonare la nave e trasferirsi a Biella, per il momento, almeno, il Moccagatta si abbevera, grazie all'acqua pompata dal pozzo...

(Palla al Triso)

Juvecentus: 1987 - Novantunesima puntata


 

Antonio Cabrini

Che sogno può essere vietato a un personaggio del genere? Vuole darsi al cinema? Con quel viso, quel fisico, quel modo di fare, qualsiasi regista lo sceglierebbe per affidargli la parte del bello. Si vuole proporre come campione dello sport? Non una delle caratteristiche dell'atleta perfetto manca al suo bagaglio personale. Un predestinato. Non sorprende più di tanto, dunque, che arrivi a collezionare 282 partite juventine in A, con un buon bottino di 32 gol e un carico di scudetti e coppe impressionante. Il tutto nella massima semplicità, capace di dichiarare, a pochi giorni dalla conquista del titolo di campione del mondo, che la vittoria più esaltante è stata quella nel Trofeo Albertoni, a Cremona, quando in finale lui, allora in grigiorosso, supera la Juve e marca con successo un certo Paolo Rossi. Il segreto di Cabrini? La serietà con cui affronta ogni momento della propria vita, pubblica o privata che sia. Mai un sussurro sul suo rapporto con la dolce Consuelo e, per uno che ha tutte le ventenni d'Italia ai suoi piedi, non è poco! Sant'Antonio, che, appena nato, lo salva da una congestione, può andar fieri di lui.


LA "STORIA" DEL 1987

In Europa e nel mondo è il Poro a fare la voce grossa: Coppa Campioni, SuperCoppa e Intercontinentale, trascinato dal "tacco d'Allah" Madjer. In Italia è Maradona, la superstar, che trascina il Napoli a un double eccezionale: campionato e Coppa in un colpo solo. Sta crescendo, intanto, il Milan olandese, con Virdis capocannoniere e Gullit Pallone d'Oro. E' l'ultima Juve di Platini, che, a fine stagione, lascia il calcio, a soli 32 anni e ancora nel pieno vigore atletico. Come sempre fa le cose in grande, salutando tutti in un momento in cui è ancora fondamentale per la sua Juve. Sa che questo è il modo migliore per lasciare un ottimo ricordo, per passare direttamente dalla storia al mito.

(Palla al Triso)


mercoledì 12 giugno 2024

Situazione aggiornata, numero 2


                           

E' arrivata in tempi rapidissimi la conferma: Emilio Colli porterà la sua esperienza e le sue conoscenze alla Frugarolese. Ritenuto dalla società biancazzurra come "il più grande dirigente nell'ambito giovanile, con capacità relazionali e organizzative invidiabili e riconosciute da tutti", Emilio è quindi pronto per questa nuova esperienza. Sempre da Frugarolo, invece, arrivano notizie di addio: interrotta la collaborazione con mister Fabio Borlini. Adamo in corsia di arrivo...

Intanto, mentre nel "triangolo" Castellazzo, Novese, Arquatese (che annuncia Stefano Raimondi nuovo mister) qualcosa sta bollendo in pentola, con alcuni calciatori nella passata stagione in biancoverde (M'hamsi, Kolaj, Benabid...) al centro dell'attenzione generale, l'Asca continua nella serie di conferme degli "eroi" della promozione: il numero uno sarà ancora Tommy Masneri. Conferme ufficiali anche da Solero, con Fabrizio Gentile chiamato alla guida della neo-promossa, al suo fianco l'inseparabile Mauro Deleani.

In Terza Categoria la Luese Cuccaro, in attesa di poter definitivamente contare sul diritto del nome Luese (senza doverlo condividere con realtà assolutamente scollegate al territorio), dopo aver salutato mister Bastianini, allenatore nella passata stagione, consegna la squadra nelle mani di Giulianino Di Stefano e Luca Mazzoglio, mister "in divenire", in attesa anche di conseguire tesserino.

Incertezza e mistero in casa Europa Bevingros: cosa deciderà patròn Giacchero? Si vocifera di una fusione con l'Aurora Canottieri di Miraglia. Ma forse solo voci...

(Palla al Triso)

Santino Ciceri, addio a un grande numero uno!


 

In questa foto del Milan, con tanto di scudetto sul petto, ricco di campioni quali Liedholm, Nordhal, Schiaffino, Lorenzo Buffon... spicca, col pallone tra le manone guantate e la tuta da "dodicesimo", Santino Ciceri, nome che risveglia nel ricordo di tanti alessandrini l'immagine di uno dei portieri più forti e amati della storia grigia.

Milanese purosangue, Ciceri è cresciuto nel settore giovanile rossonero in un gruppo che porterà al calcio che conta Radice e Bean, Bagnoli e Marchioro. Titolare in quel Milan è Lorenzo Buffon, "un nome, una garanzia" e per il buon Santino restano poche briciole: due misere presenze in campionato e addirittura un'esperienza da titolare (nel novembre del '55 a Saarbrücken) in Coppa dei Campioni, con una indiscutibile vittoria per 4 a 1. Pur di giocare, poi, inizia un personalissimo giro d'Italia, con tappe a Reggio Calabria, Pistoia, Pisa, Verona, Monza, Modena, per chiudere la carriera in grigio, nei campionati dal '70 al '72.

Ciceri si innamora ad Alessandria e di Alessandria. Sposa Fiorenza, la cui famiglia ha una panetteria in Via Ferrara e Alessandria diventerà per sempre la sua città. 

54 volte numero uno, con due promozioni sfiorate d'un nulla. Uno stile a volte spettacolare, la capacità di fare spogliatoio, una resistenza fisica che gli ha permesso di giocare più di 500 partite tra i professionisti, prima di trasformarsi in apprezzato dirigente, a testimonianza di una...testa di certo non meno brillante del fisico. In grigio fece anche da segretario, prima di trasfierirsi nel suo "buen retiro" di Lu.

Santino ci ha lasciati per sempre, ma per lui rimarrà per sempre l'affetto dei tifosi di tutte le squadre in cui ha giocato, di quanti ne hanno apprezzato la serietà e la preparazione quando è passato dietro a una scrivania, di chi ne ha constatato la capacità di "annusare" le potenzialità nei giovani calciatori, di chi ha goduto dei suoi racconti su un calcio bello e sano seduti a un tavolino del bar di Lu.

Ciao Santino!

(Palla al Triso) 

Il nostro calcio: Pierpaolo Fracchia, Giudice Sportivo

  Pierpaolo Fracchia, Giudice Sportivo della FIGC-LND della delegazione provinciale alessandrina, un incarico importante che forse è sempre ...